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Processionaria del pino, i consigli della Provincia

Il Servizio forestale della Provincia di Bolzano segue costantemente l’evolversi dell'infestazione di processionaria del pino sul territorio, in particolare in Val d’Adige, Val d’Isarco e a Silandro. Per evitare danni alla salute, soprattutto in questo periodo dell’anno, vanno seguite alcune semplici regole di comportamento.

Non toccare: persone e animali dovrebbero evitare il contatto con la processionaria del pino

La processionaria del pino è un lepidottero (farfalla) diffusa nell'Europa centro-meridionale e nel bacino del Mediterraneo, attivo soprattutto nei mesi freddi dell`anno. I bruchi di questa specie vivono su diverse varietà di pino, delle quali divorano gli aghi. Alla fine dell'inverno abbandonano i nidi con tipiche "processioni" alla ricerca di cibo. Il Servizio forestale della Provincia segue costantemente l'evolversi della malattia e, nel caso di forti infestazioni su vaste superfici boschive, provvede al trattamento di lotta con prodotti biologici. La processionaria del pino, come noto, indebolisce le piante ma non porta alla loro morte.

Questo insetto usa come forma di difesa numerosi peli, urticanti al contatto con la pelle. Il contatto dell´uomo con queste setole urticanti può provocare prurito, reazioni allergiche indesiderate, irritazioni della cute, infiammazione degli occhi, infiammazione della mucosa, malanni asmatici e febbre. Per evitare danni alla salute gli esperti consigliano di evitare la permanenza in prossimità delle piante o delle zone infestate, non asportare i nidi dagli alberi con mezzi non idonei (bastoni o sassi) e non raccogliere le larve dal terreno. Per consigli e informazioni è possibile consultare il Servizio forestale della Provincia: www.provincia.bz.it/foreste/servizio-forestale/servizio-forestale.asp

tl

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