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Nel cerchio dell’arte. Evento conclusivo

Incontro con Daniela Ferrari e Andrea Facco

Mercoledì, 16 settembre 2015, ore 18.00

Centro Trevi
Via Cappuccini 28, Bolzano

 Evento conclusivo

Incontro con Daniela Ferrari (team curatoriale 'Nel cerchio dell'arte. CONFLITTO 2014-1914) e Andrea Facco, artista presente nella mostra in corso a Rovereto "La guerra che verrà non è la prima".

Una conversazione tra artista e storica dell’arte sulla natura del lavoro di Andrea Facco, senza soffermarsi esclusivamente sul fascino della qualità pittorica, ma entrando nella complessità di ciò che caratterizza la sua ricerca: un rapporto quasi ossimorico tra concetto e pittura / citazione e ironia / tradizione e contemporaneità.

Tra le opere contemporanee di Andrea Facco, promosse presso la mostra 'Nel cerchio dell'arte' (ed esposte alla mostra al Mart) c’è la “Tomba di Boccioni”, o meglio, “Monumento alla pittura n. 1” (2009).

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In collaborazione con Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e Galleria Alessandro Casciaro, via Cappuccini Bolzano.

Andrea Facco
Ignoto

L'incontro prevede una conversazione a due sulla genesi dell'opera Monumento alla pittura, esposta al Mart e presente nel percorso multimediale del Centro Trevi, nella quale Andrea Facco ha rappresentato a grandezza naturale la lapide commemorativa per Umberto Boccioni, posta nella periferia padana a memoria del luogo dove il grande futurista cadde da cavallo e perse così la vita.

Daniela Ferrari ci parlerà di Umberto Boccioni e dell'evolvere della sua poetica per introdurre e porre in relazione questa figura così carismatica del futurismo nel percorso creativo del giovane artista veronese Andrea Facco. La parola passerà poi a Facco che racconterà come è nato il suo dipinto e come si è ulteriormente sviluppato il suo ragionamento sul termine "ignoto".

Ignoto: non conosciuto, partire per una destinazione ignota, opera d'autore ignoto, figlio di genitori ignoti, milite ignoto: il caduto di cui non si conosce il nome, simbolo di dedizione estrema alla patria; sconosciuto: che non si è mai visto e conosciuto prima, misterioso, inesplorato, ignoto.

"Così viviamo pensando d'essere, così sconosciuti a noi stessi viviamo", ci ricorda Facco che per l'occasione allestisce presso la vicina Galleria Alessandro Casciaro, le sue recenti e ancora inedite fatiche. Ci si sposterà quindi presso la Galleria che dista pochi passi dal Centro Trevi per entrare nel vivo dell'installazione.

La prima opera è una scultura di pittura, una tecnica ideata dallo stesso artista. Si tratta di una Vanitas, come memento mori del pittore, da non intendersi come rappresentazione simbolica dell'inconsistenza e della fragilità della vita umana, ma come aspetto meditativo del pittore stesso.

"Come colui che vaga per le vie perdendosi, come nelle passeggiate surrealiste, come i pittori d'un epoca non lontana che portavano sulle spalle gli attrezzi del mestiere e perlustravano in lungo e in largo le strade di campagna alla ricerca di un soggetto da dipingere, come un impulso al vagabondare e alla smania di entrare in contatto con la ‘natura'. L'idea del flâneur che si procaccia le immagini perdendosi è la metafora di come inciampo nella lapide di Boccioni e come scopro cercando al cimitero monumentale di Verona la lapide del futurista, ma anche una distesa biancheggiante di croci marmoree con su inciso sconosciuto", dice l'artista.

Questa riflessione su ciò che non ci è noto dà vita all'acrilico su tela Ignoto (270 x 300 cm), che non vuole essere solo un omaggio al milite ignoto, il caduto di cui non si conosce il nome, simbolo di dedizione estrema alla patria, ma a tutte le vittime sconosciute per guerre di ieri, di oggi, di domani. E in senso più intimo l'opera vale come autoritratto, come ritratto collettivo: siamo sconosciuti a noi stessi e l'ignoto è ciò che si pone davanti a noi.

La terza opera è composta da due immagini dipinte su carta, dalla serie Potenziali convergenze. Due immagini di guerra: una battaglia tratta da un particolare di un quadro antico che si pone in relazione con una guerriglia urbana, precisamente un'immagine del G8 di Genova. Le due immagini seppur prese da storie e tempi lontani di secoli sono sovrapponibili, sono la stessa cosa, coincidono. Come a rimarcare il fatto che il tempo sia un'illusione e che la storia si ripete: lo "sconosciuto" siamo noi.

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Evento conclusivo della mostra 'Nel cerchio dell'arte' aperta dal 26 novembre 2014 al 20 settembre 2015 al Centro Trevi di Bolzano.

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sono possibili variazioni


Info:
Centro culturale Trevi
T 0471 300980, centrotrevi@provincia.bz.it
www.provincia.bz.it/nelcerchiodell'arte
Facebook: NelCerchioDellArte

 

Nel cerchio dell’arte

Luogo: Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano
Data: 16.09.2015
Orario: 18.00
Organizzatore: Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige, Ufficio Cultura 15.1, via del Ronco 2, 39100 Bolzano, T 0471 411230 in collaborazione con Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, corso Bettini 43, 38068 Rovereto, T 0464 438887 e Galleria Alessandro Casciaro, via Cappuccini 26/a, 39100 Bolzano
Costi: INGRESSO LIBERO
Sito web: http://www.provincia.bz.it/nelcerchiodellarte
E-mail: centrotrevi@provincia.bz.it

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