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Contratto di intercomparto, la delegazione pubblica propone 6 misure

Riunione tra la delegazione pubblica e i sindacati per il rinnovo del contratto di intercomparto. Proposte sei misure.

Nuovo incontro tra la delegazione di parte pubblica e sindacati per il rinnovo del contratto di intercomparto. La delegazione pubblica ha presentato un pacchetto che contiene sei misure. “La Provincia - spiega il direttore generale, Alexander Steiner - come datore di lavoro ha tutta la volontà di venire incontro alle richieste e alle esigenze dei collaboratori”. Purtroppo, aggiunge Steiner, “nella riunione di oggi non si è riusciti ad avere una vera discussione sulle nostre proposte, ma noi restiamo a disposizione per riprendere il dialogo”. Secondo la delegazione pubblica non è giuridicamente possibile recuperare retroattivamente la perdita di potere d’acquisto dei salari. Per questo motivo “è stato sviluppato un pacchetto di misure concrete, con l'obiettivo di rendere adeguata anche in futuro la retribuzione dei dipendenti”. 

“Siamo disponibili - afferma Steiner - a metterci al più presto attorno ad un tavolo per utilizzare al meglio e in modo costruttivo il tempo che ci resta fino all’assestamento di bilancio previsto a fine luglio”. Il pacchetto di misure elaborato dalla parte pubblica prevede, fra le altre cose, i buoni pasto per tutti i collaboratori, che siano a tempo pieno o part time, per un valore di 7 euro al giorno. Tra gli obiettivi vi è quello di rendere più attrattivi anche i contratti per chi inizia la propria carriera nell’ente pubblico. Per i prossimi tre anni è stato proposto, inoltre, un adeguamento dei salari all’inflazione pari al 4,1% con aumenti dell’1,4% per il 2019 e il 2020 e dell’1,3% per il 2021. Tra le varie misure è stata proposta un’indennità di risultato di entità pari a quella di una quattordicesima mensilità. Sono previste anche modifiche per quanto riguarda le indennità di coordinamento  associate ai diversi profili professionali e al livello di responsabilità. Una maggiore attenzione, infine, è stata proposta anche per quanto riguarda le competenze linguistiche, in modo da garantirei ai dipendenti che possono provare di possedere una conoscenza linguistica superiore a quella prevista per la loro qualifica, la stessa indennità prevista per l’attestato di cui sono in possesso.

USP