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saudade, a língua é minha pátria 5/8.04.2006, centro trevi, kulturzentrum, bolzano bozen
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Centro Trevi

Saudade: alla scoperta dei Paesi lusofoni

Un fittissimo carosello di appuntamenti con la cultura lusofona, passando dalla musica carica di sensualità del Brasile alle pagine malinconiche di Saramago, senza dimenticare gli angoli del mondo, sparsi fra quattro continenti, in cui si continua a parlare il portoghese, l’Angola e il Mozambico in Africa, oppure Timor Est in Asia. E’ «Saudade: a língua é minha pátria – Saudade: la lingua è la mia patria» la manifestazione organizzata al Centro Trevi di via Cappuccini a Bolzano che si terrà da oggi all’8 di aprile e che ha già conosciuto, la settimana scorsa, una gustosa anteprima con la proiezione di tre film in portoghese al Filmclub di via Streiter.
L’evento – che prende spunto da una frase dello scrittore portoghese Fernando Pessoa – porterà nelle sale del Centro Trevi spettacoli teatrali, musica e gastronomia, documentari inediti, veri e propri corsi di lingua e conferenze di letteratura, mostre d’arte ed immagini d’autore che restituiranno, in un denso programma di quattro giorni, ricco d’emozioni e sensazioni, i mille volti che popolano portoghese..
Le cose sono state pensate e organizzate in grande con attenzione ad ogni dettaglio. La consulenza scientifico-culturale dell’evento è stata curata dall’istituto Brasile-Italia di Milano e hanno concesso il proprio patrocinio l’Ambasciata del Portogallo e il Consolato generale del  Brasile di Milano.
Questa sera avranno inizio gli incontri dedicati alla letteratura lusofona con «Voci – incontri sulla letteratura e l’attualità», appuntamento pomeridiano con docenti di letteratura, critici, giornalisti e scrittori. Per «Vozes lusitanas», alle 18.00, Giulia Lanciani e Fátima Taborda, docenti dell’Università degli Studi Roma3, avvieranno la serie di tavole rotonde dedicate alla letteratura con un omaggio a due grandi interpreti della scrittura in lingua portoghese: Sofia de Mello Beyner, premio Camões (il maggior premio letterario per le opere in portoghese), e José Saramago, anch’egli premio Camões e premio Nobel. A seguire ci sarà «Sabor  musical», assaggi di chitarra e di cucina tipica del Portogallo, in cui la parte musicale sarà affidata a Marco Poeta e Paolo Galassi dell’Accademia do Fado di Recanati che, in seguito alla passione per il canto tradizionale portoghese scoppiata negli scorsi anni nel nostro paese, rappresenta l’unica scuola di fado al di fuori dei confini del Portogallo.
Domani, alle 17.30, due autori, recentemente tradotti per la prima volta in italiano, saranno a Bolzano per parlare di persona dei loro libri. Introdotti da Giorgio De Marchis dell’Università degli Studi di Salerno e da Livia Apa dell’Orientale di Napoli si potranno ascoltare «Otras Vouces», le preziose voci «altre» della scrittura lusofona: Luis Cardoso, originario di Timor Est, e José Eduardo Agualusa, angolano che vive e lavora in Brasile. Cardoso ha pubblicato per Feltrinelli Traveller un bellissimo libro che mescola reportage, ricordi d’infanzia e romanzo per parlare di «un’isola, lontano», quella Timor Est natìa di Cardoso che, luogo remoto e martoriato da continui massacri e guerre civili, vuole ostinatamente conservare i tratti fondamentali della cultura europea in Asia. Agualusa, invece, è uno degli scrittori in portoghese più apprezzati. Per la casa editrice «La Nuova Frontiera» ha pubblicato «Quando Zumbì prese il fiume», descrizione della lotta per la sopravvivenza nelle favelas di Rio De Janeiro ai tempi della figura mitica di Zumbi, eroe brasiliano della prima rivolta degli schiavi neri.
Venerdì, dopo un workshop sulla musica in portoghese con Monica Paes di radio Popolare, sarà la volta del Brasile con «Duas vozes – Incontro con la letteratura brasiliana» a cura della traduttrice  Patrizia di Malta e della poetessa Vera Lucia de Oliveira; sabato infine, l’ultimo giorno di Saudade, si terrà una tavola rotonda dal titolo: «Voci di speranza: uno sguardo al futuro», con esperti e giornalisti, getterà uno sguardo sui paesi lusofoni, per superare gli stereotipi e le cronache dei media. Ma il programma di «Saudade» non si esaurisce negli incontri con gli autori. Per avere maggiori dettagli sui corsi di lingua (gratuiti), sulle mostre, proiezioni e sui laboratori espressivi per ogni età.

Arturo Zilli

Mercoledì, 5 aprile 2006, CORRIERE DELL’ALTO ADIGE, Cultura & Tempo Libero

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