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21.01.2010 Presentato agli operatori il progetto "Con nuove culture"

Con Nuove Culture

Presentato dall’Assessore Tommasini agli operatori culturali il progetto di avvicinamento interculturale

“Con nuove culture”, la cultura locale si  propone ai nuovi cittadini

L’attività promossa dall’Assessorato alla Cultura ed alla Scuola in lingua italiana sulle tematiche interculturali, che in particolare con il progetto “Verso nuove culture” ha incentivato l’avvicinamento del pubblico alle espressioni artistiche e culturali dei Paesi di provenienza dei migranti, segna ora una nuova importante fase.

E’ stato infatti presentato il 20 gennaio 2010 agli operatori culturali dal Vicepresidente della Giunta provinciale  Assessore Christian Tommasini il nuovo progetto “Con nuove culture”, che del precedente costituisce un’innovativa  evoluzione “speculare”.

Curato dal prof. Mario Nordio, recentemente scomparso, il progetto è  seguito da un comitato scientifico composto dalla professoressa Gabriella Presta dell’Università di Trieste e dal professor Maurizio Ambrosini dell’Università di Milano, che vantano una lunga ed intensa esperienza in ambito interculturale e nell’osservazione dei processi migratori e che saranno ora affiancati dalla professoressa Giovanna Guerzoni, antropologa culturale, docente all’Università di Bologna e presso la LUB.

Se “Verso nuove culture” si rivolgeva in primis al pubblico locale, ”Con nuove culture” vuole rendere partecipi i nuovi cittadini della vita culturale che si svolge sul nostro territorio, favorendo l’avvicinamento degli immigrati alla cultura italiana in generale e a quella locale nelle sue articolazioni.

La formula è quella di un percorso sperimentale pluriennale, in cui verranno ricercate le strategie più adatte per agevolarne, nel pieno rispetto delle loro culture d’origine, l’avvicinamento alla cultura ed alla storia del territorio, ponendo nel contempo in luce le migliori pratiche di coinvolgimento ed incontro che si produrranno nel divenire del progetto.

Ciò significa al tempo stesso creare occasioni, opportunità e strumenti per rafforzare il dialogo interculturale. Come ha sottolineato l’Assessore Tommasini, coinvolgere i cittadini stranieri che qui vivono rappresenta sempre più un obiettivo strategico fondamentale per la crescita culturale di un territorio a vocazione plurilingue e pluriculturale come il nostro, una crescita a cui tutti i cittadini sono chiamati a contribuire in prima persona.

Investire in cultura significa investire nel futuro, porre le basi per rispondere alle  problematiche e alle sfide poste dall’evoluzione del contesto sociale contemporaneo attraverso l’apertura e l’incontro, prevenendo al contempo l’occasione di conflitti. E questo nonostante la cronaca attuale ci parli di tendenze opposte, che fanno appello alle paure degli autoctoni per promuovere piuttosto la chiusura verso il diverso, alimentando contrasti latenti o già esplosi.

L’ampia partecipazione alla presentazione del progetto di esponenti di spicco del mondo culturale, sia associativo che istituzionale, dimostra come quest’esigenza sia oggi molto sentita e questo cammino a volte già intrapreso, con una gamma di risultati differenti, ad esempio tra le realtà del capoluogo e quelle della periferia, ma comunque significativi.

Agli intervenuti l’Assessore Tommasini ha rivolto l’invito a divenire protagonisti e moltiplicatori della proposta progettuale, per creare una rete operativa la cui attività sarà finalizzata a rendere la cultura sempre più accessibile a tutti quelli che vivono sul territorio, qualunque sia la loro origine e provenienza.

Il progetto è un work in progress, basato sugli apporti di chi è in prima linea nel fare e diffondere cultura e che prevede una prima fase “esplorativa” di conoscenza delle risorse, delle criticità e delle aspettative della realtà locale, su cui insieme costruire e sperimentare nuove strategie per concretizzarne gli obiettivi.

“Strumenti di lavoro” saranno non solo la formulazione di proposte nuove create ad hoc per la popolazione straniera, ma soprattutto la valorizzazione di quanto il territorio già offre, con una rilettura di luoghi ed eventi che faciliti l’avvicinamento e la comprensione da parte di questi pubblici nuovi, prendendo in considerazione manifestazioni legate alla cultura cosiddetta alta, più marcatamente colta, ma anche alla cultura popolare e alla quotidianità, dove spesso le interazioni sono già spontaneamente presenti.

In un secondo momento, grazie a questo lavoro iniziale, si arricchirà il panorama culturale con luoghi ed iniziative fruibili da tutti, cittadini vecchi e nuovi, in intensi momenti di incontro e scambio.

Con nuove culture