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Famiglia, indagine ISTAT conferma bontà delle misure in Alto Adige

La politica per la famiglia punta su programmazione e sicurezza. Assessora Deeg soddisfatta per i dati dell'indagine ISTAT svolta per Save the Children.

La rete per la prima infanzia a livello nazionale risulta essere scarsa o inesistente; alle donne che optano per la maternità in Italia viene garantito poco sostegno benché il tasso di natalità abbia raggiunto l’ennesima diminuzione consecutiva dal 2008; le mamme italiane hanno pochi figli, con un numero medio per donna pari oggi a 1,34; il tasso di disoccupazione femminile, soprattutto delle madri, è tra i più alti a livello europeo, nel mondo del lavoro permangono situazioni discriminatorie nei confronti delle donne, sussiste un evidente squilibrio nei carichi familiari tra madri e padri e poche possibilità di conciliare gli impegni familiari con la professione. Sono solo alcuni dei dati che emergono dall’indagine stilata dall’Istituto nazionale di statistica ISTAT per l’organizzazione Save the Children Italia in vista della giornata della mamma.

La classifica delle regioni per quanto riguarda l’indice di benessere delle madri (in termini di opportunità lavorative, sociali e individuali) e dei loro figli, per l’area di cura, per quella del lavoro e per l’area dei servizi non subisce delle variazioni sostanziali, con le Province di Bolzano e Trento che non solo conservano negli anni il primato, ma registrano miglioramenti. Per l’assessora provinciale alla famiglia Waltraud Deeg si tratta di dati che confermano la bontà dell’indirizzo intrapreso dalla politica per la famiglia della Provincia di Bolzano che punta a potenziare l’offerta e la qualità dell’assistenza all’infanzia con misure che garantiscono sicurezza di programmazione alle famiglie. Per l’assessora "mentre lo Stato mette in campo un sostegno nel breve periodo, dal nostro punto di vista è importante garantire alle famiglie la possibilità di pianificare il loro sviluppo e di avere sicurezze. Investire nel sostegno alle famiglie significa investire nel futuro".

Le famiglie altoatesine possono contare, infatti, su una serie di prestazioni economiche da parte della Provincia: dal contributo provinciale al nucleo famigliare, che nel corso degli anni è stato raddoppiato, all’assegno provinciale per i figli, per famiglie con più figli e un reddito esiguo. dal contributo per la copertura previdenziale dei periodi di cura dei figli sino all’assegno provinciale al nucleo famigliare + (contributo destinato ai padri che decidono di usufruire del congedo parentale).

Tramite la Regione vi è anche il contributo per la copertura previdenziale dei periodi di cura ai figli  che alle richiedenti garantisce per 2 anni un importo mensile di 750 euro, ovvero in totale 18mila euro. Dal 2017 sono stati versati 1,1 milioni di euro. Grazie alla maggiore conoscenza della misura è prevedibile un trend di crescita continuo delle domande per questo specifico sostegno anche in futuro. I mezzi finanziari a tal fine sono disponibili. Un passo importante compiuto dallo Stato per garantire maggiore sicurezza alle famiglie è l’introduzione nel 2018 della detrazione fiscale per i figli a carico che passa da 2.400 a 4.000 euro.

SA