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Assistenza all’infanzia, nuovi criteri di finaziamento dei servizi

Dal 1° gennaio 2019 vigono nuovi criteri di finanziamento dei servizi di assistenza all’infanzia. Le tariffe a carico delle famiglie restano invariate.

Approvati nuovi criteri di finanziamento dei servizi di assistenza alla prima infanzia - Foto: Agenzia famiglia/Ingrid Heiss

Il servizio di assistenza alla prima infanzia fornito da microstrutture e Tagesmutter è sempre più richiesto dalle famiglie come testimonia l’incremento del numero di ore di assistenza fornite. Per mantenere questi servizi e garantirne la prosecuzione la Giunta provinciale, su proposta dell’assessora competente Waltraud Deeg, nella seduta di oggi ha approvato i nuovi criteri sul loro finanziamento.

I nuovi criteri, applicati dal primo gennaio 2019, fanno riferimento ad una nuova base di finanziamento concordata dalla Provincia con il Consorzio dei Comuni. Per esprimere i costi dei servizi, differenziati per tipologia di servizio, vengono applicati costi orari convenzionali maggiorati. Il costo orario convenzionale ammesso a contributo provinciale include tutte le spese per la gestione del servizio. I costi per i pasti delle operatrici e degli operatori addetti all’assistenza dei bambini concorrono a determinare il costo orario convenzionale e pertanto non sono a carico del personale di assistenza. Le tariffe a carico degli utenti restano invariate per un importo compreso fra i 0,90 e i 3,65 euro per ora di assistenza prestata.

“Era importante venire incontro all’elevato fabbisogno finanziario dei servizi senza pesare sulle tasche delle famiglie”, afferma l’assessora Deeg facendo presente che “con la delibera odierna si è appianata la strada affinché al personale di assistenza soprattutto nei servizi di microstruttura possa essere garantito un miglior salario contrattuale”. L’assessora è favorevole al miglioramento della figura professionale degli assistenti all’infanzia.

Viene garantito anche il finanziamento dell’estensione del servizio di assistenza all’infanzia nelle aree di confine, per gli asili nido aziendali e in riferimento all’assistenza dei bambini diversamente abili. Per migliorare ancora il livello qualitativo dei servizi, a partire da dicembre, inoltre, parte una collaborazione con la facoltà delle scienze della formazione dell’Università di Bolzano per predisporre un piano di riferimento per l’attività formativa rivolta alla prima infanzia.

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