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Politica della famiglia nel 2016, Deeg: "Investiamo nel futuro"

Dall'assistenza alla prima infanzia all'assegno al nucleo familiare+: tante le iniziative messe in campo a sostegno della famiglia nel corso del 2016.

Audit famigliaelavoro: Waltraud Deeg con Michael Egger e Nadia Rier della Sarner Holz (Foto USP)

"La famiglia è il pilastro della nostra società, e per questo motivo ogni risorsa investita in questo settore rappresenta un investimento per il futuro". Con queste parole l'assessora provinciale Waltraud Deeg traccia un bilancio del 2016, partendo da un esempio concreto che riguarda l'economia. "La conciliazione fra i tempi del lavoro e quelli della famiglia rappresenta una priorità  - spiega la Deeg - i vantaggi di avere collaboratori soddisfatti e sereni sono sotto gli occhi di tutti, e sempre più aziende sembrano rendersene conto". In questo campo, un ruolo fondamentale anche per quanto riguarda la sensibilizzazione è rappresentato dall'Audit famigliaelavoro, una certificazione operativa dal 2003 che coinvolge in Alto Adige oltre 50 imprese. Tra le best-practice spicca la Sarner Holz di Sarentino, che nel 2016 ha ottenuto il re-audit.

Altro ambito nel quale molto è stato fatto nel corso dell'anno che si sta per concludere è quello delle attività estive. Sono stati infatti approvati i nuovi criteri per il sostegno finanziario, che a partire dal 2017 prevedono un migliore coordinamento tra Provincia e Comuni. "Occorre puntare non solo sulla quantità  - ricorda l'assessora - ma anche sulla qualità del servizio offerto ai bambini e alle loro famiglie, e per questo motivo stiamo lavorando affinchè vi siano sempre più mezzi a disposizione". Nel corso del 2016 i finanziamenti per le attività estive hanno raggiunto quota 5,9 milioni di euro per un totale di 260 progetti che hanno coinvolto 50mila bambini e ragazzi fra i 3 e i 15 anni, ai quali vanno aggiunti i 60 asili estivi per bambini in età prescolare.

Sempre in tema di conciliazione lavoro-famiglia, uno dei pilastri fondamentali è rappresentato dall'assistenza alla prima infanzia, ovvero ai bambini di età compresa fra gli 0 e i 3 anni. Asili nido, Tagesmutter e microstrutture aziendali consentiranno nel 2017 di offrire un posto ad almeno il 15% dei bambini in ogni comune dell'Alto Adige, "una cifra - aggiunge la Deeg - ancora lontana dal 33% consigliato dalla UE, e che ci impone dunque di continuare a lavorare assieme alle amministrazioni municipali". Per offrire un trattamento pensionistico adeguato alla madri che decidono di occuparsi personalmente dei propri figli rinunciando al lavoro, l'assessora alla famiglia fa appello alle madri. "Possono versare volontariamente i propri contributi - spiega - ricevendo per due anni un cospicuo sostegno da parte della Regione, che di recente è stato innalzato sino a poter raggiungere un totale di 18mila euro".

Sempre in tema di sostegno diretto, inoltre, si inquadra inoltre l'assegno al nucleo familiare (200 euro mensili per ogni figlio, lo ricevono il 90% delle famiglie), che nel corso del 2016 è stato ulteriormente ampliato con l'introduzione dell'assegno al nucleo familiare+: si tratta di un contributo che può raggiungere gli 800 euro al mese per i padri che lavorano nel settore privato e che nei primi 18 mesi di vita dei figli usufruiscono di un congedo parentale di almeno due mesi consecutivi. Il primo a sfruttare questa opportunità, in Alto Adige, è stato Matthias Ausserer, un idraulico di Prato allo Stelvio. "Mi auguro che il suo esempio faccia scuola", sottolinea l'assessora Deeg, la quale ricorda che dal 2005 al 2016 i beneficiari degli assegni familiari sono passati da 31mila a 47mila, per un investimento complessivo lievitato da 16 a 74 milioni.

Più risorse a disposizione anche dei consultori familiari, che nel 2017, oltre ai 3,2 milioni stanziati dalle ripartizioni sanità e politiche sociali, potranno contare su ulteriori 300mila euro assegnati dal Dipartimento famiglia "per dare risposta - spiega Waltraud Deeg - alla crescente richiesta di sostegno". Tra i progetti portati a termine per migliorare anche la "visibilità" delle tematiche legate alla famiglia, infine, spiccano da un lato il nuovo portale web www.provincia.bz.it/famiglia, e dall'altro la brochure sugli assegni familiari.

mb

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