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Assistenza all’infanzia: Deeg incontra i Comuni

L’assessora provinciale Waltraud Deeg ha presentato oggi ai Comuni e alle Comunità comprensoriali il nuovo modello di finanziamento dell’assistenza all'infanzia

Assistenza all’infanzia: l'assessora Deeg incontra i Comuni Deeg. Foto USP/rm

"L’assistenza all’infanzia è uno dei molti interventi a sostegno delle famiglie. La qualità dei servizi ci sta particolarmente a cuore, perché stiamo parlando di una fase sensibile e decisiva nella vita del bambino", ha premesso l’assessora provinciale Waltraud Deeg nell’incontro a Bolzano con i referenti di Comuni e Comunità comprensoriali. A loro ha illustrato i nuovi criteri di finanziamento dei servizi di microstruttura e di assistenza domiciliare all’infanzia approvati il 9 agosto dalla Giunta provinciale. "Gli obiettivi sono il miglioramento della conciliabilità lavoro-famiglia, un rafforzamento dello sviluppo del bambino e la parità tra uomini e donne", ha ricordato Deeg.

Una direttiva chiara per i Comuni nell’attività di assistenza è la creazione di posti - a partire dal 2017 – per almeno il 15% dei bambini residenti. Il punto di partenza è l’effettivo fabbisogno di posti: "Ogni Comune deve presentare un piano di sviluppo", ha spiegato l’assessora con riferimento alla legge su sostegno e promozione della famiglia del 2013. E l’Alto Adige è ancora lontano dal 30% raccomandato dall’UE. Il presidente del Consorzio dei Comuni Andreas Schatzer ha osservato che l’assistenza all’infanzia avviene nei luoghi della vita di tutti i giorni e che i Comuni devono attrezzarsi in tal senso, "anche se si trovano davanti a sfide importanti in termini di finanziamento e disponibilità di infrastrutture."

Attualmente 73 Comuni altoatesini offrono posti per l’assistenza ai bambini da 0 a 3 anni con i servizi di microstrutture, asili nido e Tagesmütter. Deeg ha ricordato il ruolo centrale dei Comuni nella garanzia della qualità: "L’accreditamento e l’affidamento di servizi vanno di pari passo con criteri di qualità, sono necessari una stretta cooperazione con gli operatori e il dialogo con i genitori." Con apposito regolamento di attuazione la qualità nell’assistenza sarà assicurata anche a livello provinciale. Tra le misure necessarie figurano una riduzione delle dimensioni del gruppo di bambini, infrastrutture adeguate, controlli di qualità costanti. Nell'incontro sono emerse le diverse realtà esistenti nei Comuni e i timori di quelli dove ancora non è presente un’offerta di assistenza. "È sicuramente sensato organizzarsi a livello sovracomunale. I Comuni possono offrire i servizi direttamente o conpartecipare finanziariamente a servizi già esistenti in altri Comuni", ha detto Deeg a tale proposito.

 

pf

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