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In funzione il nuovo ripetitore RAS a Laghetti

Non più vicino a case e popolazione ma dislocato in una zona non abitata: è la ragione che ha portato allo spostamento del ripetitore di Laghetti gestito dalla RAS, l'azienda radiotelevisiva provinciale. Oggi (24 novembre) è stato ufficialmente attivato.

L'attivazione del nuovo ripetitore RAS di Laghetti nel parco Monte Corno (Foto USP/Pertl)

Negli ultimi giorni, con il passaggio dal sistema analogico alla TV digitale, l'impianto di Laghetti di Egna consente la ricezione di numerosi canali televisivi pubblici e privati. Il ripetitore della Bassa Atesina, e in questo consiste è la particolarità dell'intervento della RAS, è stato spostato dal vecchio sito di San Floriano "per tutelare dall'elettrosmog le case che si trovavano nelle vicinanze. La nuova collocazione, lontana da insediamenti abitativi, è ideale", sottolinea l'assessora Kasslatter Mur. Il nuovo impianto si trova nel parco naturale Monte Corno e l'iter della sua approvazione, collegato a precise normative di tutela, ha richiesto quattro anni.

La RAS ha dovuto rispettare una serie di prescrizioni e garantire anche misure di compensazione ambientale. "Abbiamo dovuto interrare una linea di alta tensione che finora si sviluppava all'aperto e finanziare tre studi su flora e fauna dell'area interessata", ha ricordato il presidente della RAS Rudi Gamper durante la cerimonia di attivazione, presente anche il sindaco di Egna Alfred Vedovelli.

Con la sua entrata in esercizio ufficiale il nuovo ripetitore di Laghetti si conferma un valore aggiunto per tutta l'area servita: "Dopo l'avvio delle trasmissioni tv in tecnica digitale l'impianto garantisce una ricezione adeguata di molti canali delle emittenti nazionali e private italiane e straniere", ha spiegato il direttore della RAS Georg Plattner. L'intera operazione tecnica di Laghetti ha comportato un investimento di circa 850mila €.

 

pf

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