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Family Plus, incontro a Egna dedicato al Pacchetto Baby

Egna, terzo incontro Family Plus. Sarà creato un Pacchetto Baby per dare ai futuri genitori tutte le informazioni su consultori e sostegni finanziari pubblici

L'assessora alla famiglia, Waltraud Deeg, durante l#incontro Family Plus a Egna Foto Usp

Proseguono gli incontri della serie Family Plus nei quali l'assessora provinciale alla famiglia Waltraud Deeg informa i comprensori sulle attività della Provincia nel settore famiglia. A Egna l'assessora ha illustrato il terzo dei sei elementi costitutivi di Family Plus, ossia il Pacchetto Baby (a Lana e Brunico nelle ultime settimane era toccato rispettivamente alle attività nei consultori familiari e alle prestazioni finanziarie).

Il pacchetto baby è pensato per dare a quanti stanno per diventare genitori tutte le informazioni sui servizi per le famiglie, le attività nei consultori e i sostegni finanziari pubblici. A dicembre 2016 la Regione ha deciso di sostenere il progetto attraverso il cosiddetto Fondo Family e nell’ultima seduta la misura è stata confermata dal consiglio provinciale. “In Provincia - ha affermato l’assessora Deeg a Egna - abbiamo delle misure di successo come l’iniziativa per favorire la lettura denominata Bookstart e le lettere ai genitori, che sono molto apprezzate dalle famiglie e hanno anche ricevuto riconoscimenti a livello nazionale come best practices”. Il pacchetto baby deve completare i due progetti, dando ai genitori al più presto possibile tutte le informazioni relative alle iniziative in favore delle famiglie”. A Egna si è parlato anche dell’importante ruolo svolto in periferia dai consultori. “E’ importante agire preventivamente e in modo il più possibile veloce e poco burocratico”, hanno detto a più riprese i rappresentanti delle famiglie presenti. L’Agenzia provinciale per la famiglia quest’anno ha messo a disposizione dei consultori 300.000 euro in più. “I genitori spesso si rivolgono a noi quando ormai è tardi e i conflitti nella famiglia sono già esplosi”, si è rammaricata una collaboratrice del consultorio Kolbe, suggerendo di rivolgersi per tempo ai centri di consulenza “perché le crisi sono normali e possono essere superate con il dialogo”.

 

 

 

 

fgo

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