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Bonus bebè anche per le famiglie altoatesine

Anche le famiglie altoatesine con reddito annuo non superiore a 25.000 euro hanno diritto al nuovo bonus bebè introdotto dallo Stato: è quanto ricorda l'assessora provinciale alla famiglia Waltraud Deeg dopo che lo specifico decreto attuativo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. In Alto Adige interessate circa 2mila famiglie.

Se in possesso dei requisiti, bonus bebè statale anche per le famiglie altoatesine (Foto USP/Karin Leiter)

Anche lo Stato, analogamente a quanto la Provincia fa da anni, vuole sostenere in modo mirato i genitori con figli e ha varato il bonus bebè, un assegno versato attraverso l'INPS. In concreto, il bonus bebè è un contributo economico mensile destinato ai genitori di figli nati o adottati dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017. Viene corrisposto fino al compimento del terzo anno di vita del bambino e a poterne usufruire sono le famiglie o le singole mamme il cui ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non sia superiore ai 25mila euro annui. In tal caso si ha diritto a 960 euro all'anno, in rate da 80 euro al mese. Se l'ISEE è inferiore ai 7mila euro annui, il bonus raddoppia: 160 euro al mese. Pubblicato il decreto, il bonus sarà attivo tra due settimane, il tempo concesso all'INPS per predisporre i moduli attraverso cui sarà possibile farne richiesta in via telematica. Va ricordato infatti che il bonus non scatta in automatico, ma per riceverlo bisogna farne esplicita richiesta all'INPS entro 90 giorni dalla nascita del bambino. Se si presenta la richiesta dopo i 90 giorni, il bonus decorrerà dal mese in cui viene effettuata, perdendo le mensilità precedenti.

L'assessora provinciale Deeg ricorda che anche le famiglie altoatesine in possesso dei requisiti richiesti hanno diritto al beneficio statale, che verrà erogato non dall'agenzia provinciale ASSE bensì dall'INPS. Per l'ISEE 2015 ci si può rivolgere a un patronato Caf abilitato. Sono circa 2mila le famiglie interessate dal provvedimento in Alto Adige, "un aiuto finanziario aggiuntivo che può facilitare la cura dei figli a casa e apre in ogni caso maggiori opportunità di scelta tra le forme di assistenza e le varie strutture presenti sul territorio", sottolinea l'assessora Deeg. Nel 2015 la Provincia liquiderà circa 38 milioni di euro tra contributi provinciali, statali e assegni di maternità.

pf

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