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Sondaggio lavoro-famiglia: maggiore informazione su offerte e servizi

L’assessora provinciale alla famiglia Waltraud Deeg registra positivamente il sondaggio effettuato negli ultimi mesi dal sindacato ASGB sulla conciliabilità famiglia-lavoro e fa il punto su tre aspetti emersi dall'indagine: previdenza sociale e pensioni, fabbisogno di strutture, sicurezza del posto di lavoro. Si punta a rafforzare l'informazione sulle tante offerte già esistenti.

In relazione alle esigenze e alle richieste degli occupati emerse dal sondaggio, l'assessora provinciale Waltraud Deeg ricorda le offerte attivate e le iniziative programmate da Provincia e Regione: "In particolare riguardo ai contributi pensionistici ci sono già diverse offerte, però ancora poco sfruttate. Dobbiamo insistere con l'informazione ma anche con soluzioni alternative che possano andare incontro alla famiglia in modo mirato."

Sulla previdenza sociale la Provincia non ha competenza, ma quelle esercitate dalla Regione offrono già oggi sostegni finanziari per le persone che si assicurano volontariamente o che lavorano a tempo parziale durante il periodo di educazione e assistenza. L'opportunità vale anche per i lavoratori autonomi, ma è poco utilizzata. "Analizzeremo a fondo le cause di questa bassa risposta attraverso lo studio sulla famiglia che l'ASTAT condurrà nel 2016. Inoltre cercheremo di raggiungere ancora meglio le famiglie attraverso i patronati, che prossimamente inviteremo a un incontro", aggiunge Deeg. Una causa del ridotto ricorso all'offerta viene individuata dall'assessora nelle modalità della richiesta: "La Regione paga fino a 6mila euro all'anno, ma il richiedente deve finanziare preventivamente l'importo che poi gli verrà rimborsato. Questo è sicuramente un ostacolo, siamo in contatto con l'INPS per semplificare l'accesso alle prestazioni", specifica Deeg.

Riguardo al fabbisogno di strutture per l'assistenza all'infanzia, l'assessora ricorda che la situazione si differenzia da Comune a Comune: "Attualmente in 42 Comuni non esiste alcuna forma di assistenza all'infanzia: non ci sono asili nido, microstrutture o Tagesmutter. Il fabbisogno è pertanto reale. La possibilità di scelta è data anche dalla disponibilità in loco di offerte di assistenza e formazione di qualità per genitori che devono lavorare." Si tratta inoltre di guardare al futuro e creare i presupposti per intercettare gli sviluppi che si delineano a causa del mutamento demografico. L'assistenza alla prima infanzia è un presupposto strutturale importante per conciliare lavoro e famiglia, accanto al tempo flessibile e al part time.

Un terzo tema importante per i lavoratori altoatesini riguarda la sicurezza del posto di lavoro durante il periodo di congedo parentale o per assistenza: "Purtroppo non possiamo disciplinarlo con legge, perché le condizioni lavorative nel settore privato vanno negoziate a livello di contratto collettivo. Alcune imprese hanno già introdotto l'aspettativa triennale con il mantenimento del posto di lavoro, come nel settore pubblico Il tema resta importante e anche qui cerchiamo il dialogo con i datori di lavoro", chiarisce l'assessora. In generale il sondaggio conferma che c'è ancora da recuperare terreno, "con l'impegno congiunto di tutti i partner, dalla Provincia alla Regione, dai Comuni alle parti sociali", conclude Deeg.

 

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