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Famiglia, sperimentazione per il progetto sostegno precoce

Il modello unitario assistenziale del progetto sostegno precoce è in fase di predisposizione. Sperimentazioni in due distretti: a Don Bosco (Bolzano) e a Brunico.

Scopo dei Sostegni precoci è sostenere le famiglie promuovere il benessere e la crescita sana dei bambini - Foto: pixabay

Il progetto sostegno precoce riunisce offerte e interventi pensati per futuri genitori, nonchè per famiglie e bambini fino ai 3 anni di vita, nell’ambito della salute, del sociale, dell’educazione e della formazione. Con l’obiettivo di giungere ad un modello unitario da applicare a livello provinciale attualmente vengono sperimentate forme di collaborazione nei bacini di utenza di due distretti socio-sanitari, quello Don Bosco a Bolzano e in quello di Brunico. “Lo scopo è sostenere le famiglie in modo precoce e tempestivo, per promuovere il benessere dei bambini e garantire a loro una crescita il più possibile sana” afferma l’assessora provinciale alla famiglia e alle politiche sociali Waltraud Deeg. Si tratta di dar vita ad un’offerta ampia e articolata al fine di prevenire le criticità dove nuove forme di collaborazione in rete fra i vari servizi e professionalità svolgono un ruolo di primaria importanza.

Particolare attenzione deve essere prestata a quelle famiglie che si trovano a dover affrontare difficoltà psicosociali, economiche e di altra natura. A queste famiglie va garantito un sostegno immediato, senza lungaggini burocratiche, per le problematiche del caso. In presenza di particolari necessità i genitori vengono indirizzati alla rete di servizi. In questa direzione vengono sperimentate le collaborazioni nei due distretti pilota. Oltre 300 esperti di 5 paesi (Austria, Germania, Svizzera, Liechtenstein e Italia) si sono confrontati sul progetto sostegno precoce nell’ambito di un convegno svoltosi a Dornbirn, nel Land austriaco del Vorarlberg, al quale hanno preso parte numerosi rappresentanti dei servizi che seguono il progetto in Alto Adige. All'iniziativa, coordinata dall’Ufficio provinciale per la tutela dei minori e l’inclusione sociale aderiscono Forum prevenzione, Azienda sanitaria, Ripartizione sanità e Agenzia per la famiglia.

sa

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