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Assistenza alla prima infanzia, progetto di ricerca con l'Università

Al via un progetto di ricerca fra Agenzia per la famiglia e Libera Università di Bolzano per la formazione di chi assiste i bambini da 0 a 3 anni.

L'incontro fra Videsott, Loch, Tappeiner e Deeg (Foto USP/Karin Leiter)

Formazione e aggiornamento di chi opera nel settore dell'assistenza alla prima infanzia: questo il tema al centro di un incontro svoltosi nei giorni scorsi fra l'assessora alla famiglia Waltraud Deeg, la presidente della Libera Università di Bolzano, Ulrike Tappeiner, il preside della Facoltà di scienze della formazione, Paul Videsott, e la docente Ulrike Elfriede Loch. Durante l'incontro è stato deciso di dare il via ad un progetto di ricerca che prevede la messa a disposizione dell'Agenzia per la famiglia, dal prossimo mese di agosto, di un collaboratore scientifico di Unibz che offrirà consulenza a chi si occupa di assistere i bambini da 0 a 3 anni. Il suo compito sarà quello di formare e aggiornare collaboratrici e collaboratori pedagogici sulla base di un documento che prevede il rispetto di determinati standard di qualità. "A lungo termine - aggiunge Waltraud Deeg - l'obiettivo è quello di creare una cattedra presso l'Università di Bolzano nel settore della formazione per l'assistenza alla prima infanzia, creando così le competenze necessarie ad un'ulteriore salto di qualità di tutto il settore".

Il processo che, in Alto Adige, prevede una maggiore attenzione alla qualità nell'assistenza ai bambini da 0 a 3 anni, compresa la formazione delle collaboratrici e dei collaboratori pedagogici che operano in asili nido, microstrutture aziendali e cooperative di Tagesmütter, parte nel 2015 con l'avvio di un processo partecipativo guidato dall'Agenzia per la famiglia. Il risultato sono stati i nuovi criteri di qualità approvati dalla Giunta provinciale nell'ottobre 2017. "Sono soddisfatta che la nostra Facoltà di scienze della formazione possa mettere a disposizione il suo know-how - commenta la presidente di Unibz, Ulrike Tappeiner - con l'obiettivo comune di integrare grazie al lavoro di ricerca le attuali conoscenze". "Se la formazione di chi opera nelle scuole dell'infanzia è già adeguatamente sostenuta - conclude la Deeg - ora si tratta di rafforzare chi si occupa dell'assistenza ai bambini da 0 a 3 anni. Sono convinta che la cooperazione con Unibz porterà buoni frutti".

USP

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