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Femminicidio di Sigrid Gröber, la Provincia parte civile al processo

Come previsto dalla legge provinciale n. 13 del 2021, la Provincia di Bolzano si è costituita, per la prima volta, parte civile al processo per il femminicidio di Sigrid Gröber.

Il processo sulla morte di Sigrid Gröber proseguirà a Bolzano domani (20 marzo). Per la prima volta, la Provincia è stata ammessa e comparirà come parte civile, rappresentata dall'avvocato Lukas Plancker, dell’Avvocatura della Provincia. 

Il processo è stato preceduto dal parere consultivo della Commissione provinciale per le pari opportunità e dalla successiva decisione della Giunta provinciale che, secondo quanto disposto all’art. 3 (lettera l) della Legge provinciale n. 13 del 9 dicembre 2021, la Provincia “ha la facoltà di costituirsi parte civile nei procedimenti penali per femminicidio, maltrattamenti contro familiari e conviventi, violenza sessuale, stalking e altri atti di violenza contro le donne (fatta eccezione per i procedimenti penali relativi a violenze e molestie sui luoghi di lavoro per i quali si costituisce la Consigliera di parità della Provincia), devolvendo l’eventuale risarcimento a progetti di prevenzione della violenza contro le donne".

E dall'art. 13 “[…] la Provincia su incarico della Giunta provinciale e previa valutazione della fattispecie concreta da parte delle strutture organizzative provinciali competenti, può costituirsi parte civile nei procedimenti penali per i reati di femminicidio, maltrattamenti contro familiari e conviventi, violenza sessuale, stalking e altri atti di violenza contro le donne commessi in Alto Adige e segnalati all’Amministrazione provinciale”.

In tribunale, l’avvocato Plancker ha fatto emergere come l’Amministrazione provinciale sia impegnata costantemente in interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e di sostegno alle donne.

"Costituendosi parte civile la Provincia ha tradotto l’impegno normativo in un una attività concreta volta al perseguimento delle finalità indicate dalla legge provinciale n. 13 del 2021", ha detto Plancker in aula.

Nel corso del processo l'avvocato Plancker ha elencato, inoltre, le misure con cui la Provincia protegge le vittime di violenza di genere - tra cui il servizio Casa delle Donne, iniziative come il progetto Erika o il protocollo Zeus, sostegni finanziari come il contributo di solidarietà per coprire le spese di assistenza legale o l'esenzione dal ticket per le prestazioni sanitarie.

Le azioni concrete della Provincia, gli interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e di sostegno alle donne, nonché il danno d'immagine subito, hanno portato alla decisione di costituirsi, ed essere poi ammessa a metà febbraio 2024, parte civile. Il dato ulteriore che il presunto autore del reato fosse un dipendente provinciale e che il crimine fosse stato commesso nel cortile interno della Scuola alberghiera “Kaiserhof” di Merano, quindi di proprietà della Provincia, è stato un fattore aggravante. La Provincia chiede un risarcimento danni di 50.000 euro. "Resta da vedere come andrà avanti il processo, ma abbiamo compiuto un passo importante, storico, con l'ammissione della Provincia al processo come parte civile", ha concluso l’avvocato Plancker.


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ck/red

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