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Bilancio del settore IT, Deeg: "Passi avanti verso digitalizzazione"

Piano triennale del settore IT, ampliamento della banda larga, Open Data: questi i passaggi più importanti del 2016 verso una Provincia sempre più digitale.

Alto Adige digitale 2020, il documento strategico della Provincia nel settore IT (Foto USP/rm)

"La digitalizzazione è una sfida irrinunciabile della nostra società, ed è un processo che ha bisogno di essere accompagnato dalla mano pubblica perchè può portare vantaggi a tutti: cittadini, imprese e amministrazione". Con queste parole, l'assessora provinciale Waltraud Deeg traccia un bilancio del 2016 nel settore IT. Tutto si muove secondo il documento strategico Alto Adige digitale 2020, e tra le novità dell'anno che si sta per concludere vi è il via libera al nuovo piano triennale delle tecnologie informatiche che ha messo attorno a un tavolo Provincia, Comuni, Regione e Azienda sanitaria. L'obiettivo prioritario è quello di rendere il conto digitale del cittadino una chiave sempre più utilizzata per comunicare con la pubblica amministrazione, cercando di coinvolgere tutti i cittadini, anche quelli meno informatizzati. "Abbiamo aperto un tavolo di confronto con le parti sociali - spiega la Deeg - per avviare misure concrete per la formazione digitale anche delle persone anziane". E i dati positivi, in questo senso, comunque non mancano: il 95% degli altoatesini fra i 16 e i 34 anni utilizza internet, il 96,1% delle imprese ha un collegamento a banda larga, e un terzo dei navigatori utilizza la rete per cercare informazioni sulle attività e i servizi della pubblica amministrazione.

A proposito di servizi, tra i più innovativi vi sono quelli legati agli Open Data, con il nuovo portale online (dati.retecivica.bz.it) che raccoglie ben 367 serie di dati aperti e liberamente utilizzabili messi a disposizione da 28 organizzazioni. Da marzo 2016 fra i dati disponibili in tempo reale vi sono anche quelli delle 80 stazioni meteo altoatesine. Proprio in questo settore il potenziale è enorme, come confermato dai 350mila download della app Meteo Alto Adige, i cui dati sono estremamente dettagliati, tanto che vengono utilizzati anche da chi si occupa di montagna, come ad esempio le guide alpine dei Catores. Digitale, inoltre, fa da sempre rima con banda larga, e anche in questo ambito la Provincia ha continuato ad investire. 10,5 milioni e mezzo stanziati a febbraio per l'ampliamento della rete, altri 3,85 milioni messi a disposizione in settembre: con queste risorse sono state allacciate 133 centrali Telecom alla fibra ottica che consente di navigare sul web ad una velocità compresa fra i 7 e i 20 Megabit al secondo. La rete altoatesina è composta da 1.100 km. di condutture principali e 104 PoP (nodi di distribuzione fibra ottica), con più di 300 edifici pubblici in 46 comuni già allacciati alla banda larga. "Portare internet veloce anche nelle zone più periferiche del territorio - commenta la Deeg - significa garantire anche alla periferia condizioni di competivitià".

Per quanto riguarda i comuni, il cui compito è quello di completare il cosiddetto "ultimo miglio", ovvero i collegamenti fra le centrali e i singoli edifici, vengono in soccorso anche i fondi euroepi come il FESR (7 milioni nel 2016) e il FEARS, e tra le amministrazioni maggiormente virtuose spiccano Nova Ponente, Scenna e Monguelfo. Quest'ultimo, in particolare, ha concluso un accordo con il locale consorzio di teleriscaldamento per sfruttare in maniera sinergica le condutture esistenti per la posa della fibra ottica, e tra le aziende che ne beneficiano in maniera vi è la Inox Design, che con i collegamenti internet ad alta velocità riesce a inviare senza problemi anche le proprie planimetrie tridimensionali. A Nova Ponente, invece, è stata di recente allacciata alla fibra ottica la prima azienda locale, ovvero la LignoAlp, e in questo progetto l'amministrazione comunale sta investendo circa un milione di euro portando la banda larga a 50 aziende e 30 famiglie.

mb

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