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Ddl territorio e paesaggio per lo sviluppo sostenibile dell’Alto Adige

Ddl territorio e paesaggio: per sviluppo sostenibile, no a dispersione edilizia, pianificazione vincolante, iter semplificati e alloggi a prezzi accessibili

Nato da un processo largamente partecipato e approvato dalla seconda commissione legislativa del Consiglio provinciale, che ne ha condiviso i principi fondamentali, il disegno di legge sul territorio e il paesaggio presentato dall’assessore Richard Theiner da domani, 22 maggio, è in discussione in aula in Consiglio provinciale. Per garantire lo sviluppo sociale ed economico sostenibile dell’Alto Adige, quattro gli obiettivi prioritari a cui mira il disegno di legge: ridurre la dispersione edilizia e il consumo di suolo, rendere possibile una pianificazione più vincolante di quella attuale, introdurre procedure più trasparenti, snelle, semplici e vicine ai cittadini, nonché creare un’offerta di alloggi a prezzi accessibili.

Riduzione dispersione edilizia e consumo di suolo

L’elemento chiave per centrare l’obiettivo di ridurre la dispersione edilizia e il consumo di suolo e garantire la salvaguardia del territorio e del paesaggio è l’area insediabile. La sua delimitazione e la distinzione rigorosa tra il suo interno e il suo esterno sono il cuore del disegno di legge territorio e paesaggio. All’interno dell’area insediabile, individuata e amministrata dai singoli Comuni, domina l’utilizzo e la flessibilità, al di fuori, dove resta competente la Provincia, vige la tutela e lo scrupolo. Mentre nell’area insediabile sarà favorita la densificazione edilizia delle aree con procedure più snelle, costruire al di fuori dell’area insediabile sarà consentito solo in pochi casi eccezionali. “Il paesaggio naturale al di fuori dell’area insediabile deve essere sostanzialmente tutelato, e quello colturale, riservato all’attività agricola”, afferma l’assessore provinciale competente Richard Theiner. Così spazi edilizi vuoti potranno essere riempiti, e le superfici già attrezzate, utilizzate in modo più efficiente. Per quanto attiene le nuove zone edificabili dovranno essere contigue a zone edificabili già esistenti. Al di fuori dell’area insediabile possono essere costruiti solo edifici agricoli con limiti per l’ampliamento di quelli esistenti. Gli esercizi alberghieri nei comuni turisticamente sviluppati potranno essere ampliati solo utilizzando cubatura esistente.

Pianificazione più vincolante

"Altro obiettivo del ddl è garantire una pianificazione più vincolante dove ai Comuni viene attribuito un ruolo più attivo e di pianificazione nell’impostazione dello sviluppo urbanistico, secondo le esigenze locali", afferma l'assessore Theiner. In futuro gli strumenti di pianificazione saranno quattro: il piano strategico provinciale, che definisce le direttive fondamentali per lo sviluppo di tutto il territorio dell’Alto Adige, il programma di sviluppo comunale per il territorio e il paesaggio, documento strategico con il quale i Comuni definiscono per 10 anni la strategia di sviluppo del proprio territorio. Infine, il piano comunale per il territorio e il paesaggio, documento operativo, che crea le fondamenta per mettere in pratica il programma di sviluppo e, quindi, i piani di attuazione.

Procedure semplificate e vicine ai cittadini

“Il fatto che i Comuni disporranno di un documento strategico e uno operativo non rende solo la pianificazione più vincolante, ma permette anche procedure semplificate e vicine ai cittadini”, fa presente l’assessore Theiner. Così, da un lato, sarà possibile ridurre i tempi per l’insediamento di imprese, e, dall’altro, grazie a nuovi titoli abilitativi, adattare le procedure all’entità dei lavori. In tutti i Comuni sarà introdotto un front office per le pratiche edilizie e paesaggistiche che fungerà da unico punto di riferimento per il cittadino per informazioni, modulistica, e presentazione delle sue richieste. Inoltre il servizio coordinerà le procedure all’interno dell’amministrazione comunale, raccogliendo tutti i pareri necessari nel rispetto di tutte le scadenze. Altra novità, per tutti i Comuni vigeranno standard urbanistici unificati (ad esempio il calcolo della cubatura, le distanze da rispettare) che finora erano diversi da Comune a Comune.

Misure per garantire alloggi a prezzi accessibili

“Dal momento che, come previsto nel disegno di legge, si potrà costruire esclusivamente all’interno dell’area insediabile, caleranno sensibilmente i costi di urbanizzazione e infrastrutturazione, liberando risorse finanziarie per i Comuni” fa presente l’assessore Theiner. Il Comune, inoltre, a fronte di ogni consumo di suolo sarà tenuto a recuperare una parte dell’aumento del valore di mercato degli immobili interessati e a destinare queste risorse all’edilizia abitativa. Al fine di ridurre la pressione sul mercato immobiliare dovuta alle seconde case, la bozza di legge stabilisce che almeno il 60% delle abitazioni (e se necessario il Comune può arrivare fino al 100%) dovrà essere riservato ai residenti. Un altro strumento sono le abitazioni a prezzo calmierato. Nella definizione di nuove zone edificabili, un Comune potrà decidere che un certo numero di abitazioni previste in queste aree vadano vendute o affittate ad un prezzo socialmente accessibile stabilito dal Comune stesso.

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