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TV e nuove frequenze, Kompatscher incontra i vertici AgCom

I vertici di AgCom a Bolzano incontrano il presidente Kompatscher. Il futuro delle frequenze tv in Alto Adige, RAS come modello per la gestione degli impianti.

Il presidente Kompatscher a colloquio con la delegazione di AgCom in visita in Alto Adige (Foto USP/mb)

Dopo quella del digitale terrestre, la tv in Italia si trova di fronte ad un'altra grande sfida. Entro la metà del 2022, infatti, si passerà al cosiddetto DVB-T2, il nuovo standard di seconda generazione del digitale terrestre che garantirà una trasmissione in qualità HD per tutte le emittenti televisive, comprese quelli locali. Contemporaneamente, inoltre, dovranno essere liberate parecchie frequenze per fare spazio alla tecnologia di trasmissione dei dati mobili 5G. Il piano varato a livello nazionale coinvolge ovviamente anche la Provincia di Bolzano, e per questo motivo nei giorni scorsi il presidente Arno Kompatscher ha incontrato una delegazione dei vertici della AgCom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) che ha effettuato una visita in Alto Adige.

Kompatscher ha sottolineato con soddisfazione che "nel piano di assegnazione delle frequenze da destinare al digitale terrestre, l'autorità ha tenuto in elevata considerazione le specificità del territorio altoatesino. Non soltanto con il riferimento alla necessità di tutelare le minoranze linguistiche, ma anche con la previsione di un proprio servizio radiotelevisivo". La RAS (Radiotelevisione azienda speciale) è stata citata dai vertici di AgCom come "modello di riferimento a livello nazionale" non solo per quanto riguarda la gestione delle frequenze, ma anche per ciò che concerne gli impianti di trasmissione che vengono utilizzati sia per diffondere i segnali delle emittenti televisive e radiofoniche, sia per i dati della telefonia mobile.

"Si tratta del riconoscimento di una strategia di ampio respiro - ha spiegato Kompatscher - che punta non solo a sfruttare al meglio le sinergie grazie all'utilizzo comune di un'unica struttura, ma anche a ridurre l'impatto ambientale e paesaggistico limitando il proliferare degli impianti". Durante l'incontro si è parlato anche della tecnologia per la radio digitale DAB+, rimarcando la necessità, per quanto riguarda l'Alto Adige, di coordinare i lavori di ampliamento della rete con quelli dei paesi di lingua tedesca confinanti, ovvero Austria e Svizzera.

mb

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