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Centro Trevi, Vettorato spiega i termini della riorganizzazione

L'assessore alla cultura Vettorato precisa: "La Provincia non licenzia nessuno, i servizi saranno adattati alle nuove esigenze del pubblico".

L'ingresso del Centro Trevi in via Cappuccini a Bolzano Foto Usp

In relazione all’annunciato sciopero dei dipendenti delle cooperative operanti presso il Centro Trevi di Bolzano indetto per domani (7 giugno), l’assessore alla cultura Giuliano Vettorato intende fare alcune precisazioni. “Non è corretto – afferma - parlare di licenziamento di personale. L’amministrazione provinciale gestisce direttamente, con proprio personale, il Centro Trevi. Per un determinato numero di ore alcuni servizi vengono affidati tramite appalto con conseguente rapporto contrattuale tra l’amministrazione provinciale e l’impresa aggiudicataria. È quest’ultima a fornire i servizi acquistati tramite proprio personale”. Pertanto, sottolinea Vettorato, “non solo la Provincia non licenzia nessuno, ma non esiste nemmeno un rapporto diretto tra la riduzione delle ore acquistate tramite appalto e la situazione occupazionale del personale dell’impresa aggiudicataria”. Nello specifico, l’appalto se lo è aggiudicato un raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Coopculture e Europromos, due importanti operatori che lavorano su scala nazionale. “Tutti i dipendenti di cui parla il sindacato – precisa l’assessore - sono dipendenti a tempo indeterminato di queste due cooperative. Non esiste pertanto alcun diretto collegamento tra la scelta dell’amministrazione di ridurre l’esternalizzazione con il licenziamento di personale”. A questo proposito Vettorato informa che a breve porterà in giunta le due delibere che prevedono la proroga dell’attuale appalto fino a fine anno senza alcun taglio e quella che impegna la spesa per il prossimo appalto.

Quanto alla questione generale dei servizi del Centro Trevi, l’assessore afferma che l’obiettivo “è quello di migliorarli, adattandoli alle nuove esigenze del pubblico. Le misure di riorganizzazione saranno  oggetto di una gara europea che verrà pubblicata nelle prossime settimane”. Per fare un esempio concreto, l’assessore fa sapere che nell’ultimo anno sono aumentate considerevolmente le richieste di utilizzo del Trevi da parte delle associazioni culturali nella fascia orario 18-20. Attualmente il centro chiude alle 18.30 e i costi per l’apertura straordinaria sono a carico delle associazioni. “Con la riorganizzazione  che partirà con il 2020 – dice Vettorato -  verrà garantita un’apertura del centro più ampia, proprio per sostenere queste richieste e agevolare quindi le nostre associazioni”.

Quanto, infine, al progetto “Nel cerchio dell’arte”, secondo Vettorato, non è corretto dire che sia stato cancellato. “Il progetto – spiega - è giunto a naturale e programmata conclusione. Lo dimostra il fatto che è stata realizzata una pubblicazione ‘Nel cerchio dell’arte, mostre multimediali al centro trevi di Bolzano dal 2012 al 2019’ edita da Mimesis presentata pubblicamente al Centro Trevi il 21 maggio 2019. Gli uffici della ripartizione cultura italiana stanno progettando i nuovi percorsi culturali che valorizzeranno le dotazioni multimediali che hanno fatto da scenario al progetto”.

USP

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