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Mediazione lavoro e ispettorato: nuova struttura della ripartizione

Cambia la struttura della ripartizione lavoro. Separato il settore mediazione dall'ispettorato del lavoro. Achammer: "Importante che gli ambiti siano differenziati e specializzati".

Apprendista al lavoro. Cambia la struttura della ripartizione lavoro. Valorizzato il settore della mediazione del lavoro (Foto ASP)

Nel mese di novembre la Giunta provinciale ha approvato un documento strategico sulla politica attiva del mercato del lavoro per il periodo fino al 2024. Vi sono previste misure per stimolare il mercato del lavoro e per integrare le persone nel mercato del lavoro e il documento mira, tra le altre cose, a mantenere ed espandere il tasso di occupazione all'80%, ridurre la disoccupazione, incrementare la partecipazione delle donne, dei giovani e dei lavoratori piú anziani al mercato del lavoro, e, infine, a modernizzare i servizi per l'impiego e ad ottenere maggiori competenze per l'Alto Adige.

Questa settimana la Giunta ha creato i presupposti per l'attuazione del documento. Su proposta dell‘assessore Philipp Achammer, si è deciso di dividere le due aree della mediazione del lavoro e dell'ispettorato, entrambe oggi facenti parte della Ripartizione lavoro.  “Affinché quest'ultrima possa svolgere le funzioni nel campo della politica attiva del lavoro e dell'ispezione del lavoro, sia in termini qualitativi che quantitativi, è essenziale che gli ambiti di attività siano differenziati e specializzati”, afferma Achammer. “Sebbene l'attenzione sia attualmente concentrata sugli effetti sociali ed economici dell’emergenza Covid, non vanno ignorate le sfide fondamentali che il mercato del lavoro deve affrontare”, ha aggiunto l'assessore.  Che si tratti di ridurre la disoccupazione o garantire la presenza di lavoratori qualificati, rafforzare l'occupazione femminile o rendere l'Alto Adige attrattivo per le aziende e i lavoratori è necessario mettere all’ordine del giorno che “occorre avere istituzioni del mercato del lavoro efficaci e misure interconnesse orientate agli obiettivi” sottolinea Achammer.

"A differenza delle misure di ammortizzazione passiva a breve termine, adeguati strumenti di politica attiva del mercato del lavoro promuovono il cambiamento e la capacità di adattarsi alle nuove esigenze del mercato del lavoro altoatesino", spiega il direttore della Ripartizione, Stefan Luther. Il servizio di mediazione del lavoro, nonché la relativa governance e monitoraggio sono i compiti principali della  ripartizione lavoro. L'ispettorato del lavoro ha un mandato completamente diverso, vale a dire evitare il lavoro illegale e garantire la sicurezza sul lavoro. La Ripartizione lavoro combina quindi attualmente due campi di attività giuridicamente estremamente diversi: servizi di consulenza e intermediazione da un lato e attività di controllo dall'altro.

Per Achammer si è reso quindi necessario riorganizzare il dipartimento e di creare, all'interno della Ripartizione, delle unità professionalmente omogenee e delle unità di supporto alla loro attività, che come rispettivi "centri di competenza" svolgano i compiti di controllo o di servizio, anche per quanto riguarda il futuro maggiore utilizzo dei fondi UE.

Sulla base della decisione della Giunta la nuova struttura organizzativa deve ora essere sviluppata insieme all'ufficio organizzazione. "Ci aspettiamo un'espansione e un aumento della qualità sia nella mediazione del lavoro che nelle ispezioni sul lavoro", afferma Achammer.

ASP/jw/fgo

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