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RAS: nuovo impianto a Monte Cavallo, altri 4 in costruzione

A 40 anni dall'entrata in funzione del primo impianto di trasmissione, la RAS attiva l'infrastruttura di Monte Cavallo. Altri 4 impianti in costruzione.

Lavori in corso per l'impianto di Laion: il sopralluogo dei vertici RAS con Georg Plattner, Peter Silbernagl e Johann Silbernagl (Foto USP)

26 ottobre 1978. Una data storica per la RAS (Radiotelevisione azienda speciale), che in quella data attivò il suo primo impianto di trasmissione a San Martino di Laces. Oggi, a 40 anni esatti di distanza, la RAS si occupa della gestione tecnica ed amministrativa di ben 85 postazioni ricetrasmittenti in tutto l'Alto Adige, utilizzati da circa 710 gestori di radio e televisioni, nonchè operatori di telefonia mobile e di banda larga. In occasione di questa speciale festa di compleanno, l'ente pubblico di proprietà della Provincia ha attivato il nuovo impianto costruito a Monte Cavallo, in Alta Val d'Isarco, e che viene messo a disposizione degli operatori radiotelevisivi, di telefonia mobile e di banda larga che intendono distribuire il loro segnale sul territorio. Nel corso del 2018, altre 4 stazioni verranno attivate in Alto Adige, ovvero quelle di  Laion, Scaleres, Cortaccia e Longiarù.

La RAS ha iniziato la propria attività di realizzazione della nuova rete trasmissiva nel 1975, con il compito istituzionale di diffondere in Alto Adige i programmi radiotelevisivi in lingua tedesca e ladina prodotti all’estero. Inizialmente vennero utilizzati esclusivamente gli impianti ricetrasmittenti della RAI, ma proprio il 26 ottobre 1978 entrò in funzione la prima postazione RAS di San Martino di Laces. Nel corso degli anni le postazioni della RAS sono state sempre più utilizzate anche dagli operatori radiotelevisivi e di telefonia mobile, e per evitare il proliferare di tralicci nello stesso luogo, nel 1996 ha avuto inizio la costruzione della prima postazione ricetrasmittente comune presso la località di Masi della Muta, a Merano. Il concetto di utilizzo in comune di una struttura trasmissiva è stato rivoluzionario, in quanto le postazioni ricetrasmittenti comuni permettono di tutelare il paesaggio e l’ambiente.

USP

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