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Centro servizi volontariato: un riferimento per 2.300 associazioni

Presentata l'attivitá del Csv. Kompatscher: "Volontariato, pilastro della nostra società". De Zordo: Il valore aggiunto del terzo settore è di circa 500 milioni di euro

Presentazione del Centro servizi per il volontariato a Palazzo WIdmann Foto USP SAN

Operativo dal primo febbraio al piano terra di Palazzo Widmann il Centro servizi per il volontariato è punto di riferimento per 63 organizzazioni cui fanno riferimento complessivamente 2.300 associazioni attive in tutte gli ambiti. Le attività del Csv sono state illustrate oggi nel corso di un affollato incontro nel cortile interno di palazzo Widmann al quale hanno partecipato anche i referenti del mondo del volontariato. “L’istituzione del Csv – ha detto il presidente Arno Kompatscher, parlando delle associazioni come elementi che contribuiscono a creare il sentimento di “Heimat” – è un effetto positivo della riforma del Terzo settore. Il centro può essere molto utile, per fare un esempio, per fare domanda per l’accesso ai fondi aggiuntivi messi a disposizione con una delibera dalla Giunta martedì scorso. Il volontariato è un pilastro molto importante per il benessere, per lo ‘stare bene’, nella nostra terra. La Giunta sosterrà ancora in modo più forte il volontariato, in modo che noi tutti possiamo affrontare al meglio una sfida come decisiva come quella del cambiamento demografico”.

Il CSV è stato creato un anno e mezzo fa da 28 associazioni e organizzazioni no profit (diventate nel frattempo 63), con lo scopo di diventare centro servizi provinciale nell'ambito della riforma statale del terzo settore.  La presidente del centro, Martina De Zordo e il direttore Ulrich Seitz hanno fornito una serie di cifre sul panorama del volontariato in Alto Adige, che conta, assieme alla provincia di Trento, il doppio degli addetti rispetto alla media nazionale. In provincia sono 150.000 le persone attive nel volontariato ed operano in 4.500 associazioni diverse.  “Il valore aggiunto del terzo settore è di circa 500 milioni di euro, circa il 5% della produzione economica provinciale”, ha sottolineato De Zordo.   

Grazie al suo ruolo di centro di competenza in tema di volontariato, il CSV fornisce non solo attività di consulenza e supporto alle singole organizzazioni, ma ha anche il compito di gestire i mezzi finanziari del FUN (fondo unico nazionale) e quelli destinati ai progetti speciali affiancandosi all’attività dell'Ufficio affari di gabinetto della Provincia. Questo continua comunque a operare nel settore, offrendo servizi di consulenza, in modo particolare per quanto riguarda i registri delle associazioni di volontariato. Sul livello di avanzamento della complessa riforma del terzo settore ha fatto luce nel proprio intervento Sergio Bonagura, vicepresidente del Csv. “Dalla legge delega del 2016 – ha spiegato – sono stati emanati altri quattro decreti, fra cui il Codice del terzo settore, che a loro volta necessitano di qualche decina di decreti attuativi. Noi analizzeremo tutti i passi normativi che verranno fatti per poter fornire alle associazioni le indicazioni conformi alle loro necessità. Questa riforma porta comunque benefici dal punto di vista fiscale, sulle possibilità di assunzione o per quanto riguarda le donazioni”. “Consulenze giuridiche e fiscali – ha detto Konrad Bergmeister, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, che sostiene il CSV – sono particolarmente importanti per il mondo associativo, che a sua volta svolge un ruolo cruciale nel settore della formazione a tutti i livelli”.  

Link Video

Presentazione CSV

Intervista Kompatscher 

Intervista Bergmeister

Intervista Bonagura

Intervista Seitz

Link audio

https://we.tl/t-UTYzwraWZR

 

USP

Galleria fotografica

CSV Alto Adige: il Volontariato diventa protagonista