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Giovani medici: sostegno per il loro rientro in Alto Adige

La Ripartizione personale dell’Azienda sanitaria sosterrà i giovani medici che intendono rientrare a lavorare in Alto Adige.

L'assessora Stocker ha incontrato una delegazione di giovani medici laureati in Austria

L’assessora provinciale alla sanità, Martha Stocker, il direttore di Dipartimento, Michael Mayr, il direttore generale dell’Azienda sanitaria, Thomas Schael, ed il direttore del personale dell' Azienda, Christian Kofler, hanno incontrato oggi pomeriggio (23 gennaio) una delegazione dei giovani medici e degli studenti iscritti alle facoltà di medicina in Austria.

Nel corso del costruttivo colloquio sono state chiarite alcune problematiche riguardanti la formazione dei medici specialisti ed il riconoscimento del titolo di studio, la regolamentazione dell’orario di lavoro prevista dall’Unione Europea, i nuovi contratti a tempo determinato, la conciliabilità famiglia lavoro ed il livello della ricerca medica in Alto Adige.

“Tutti noi, rappresentanti politici, amministrativi, dirigenti e collaboratori del settore medico, infermieristico e tecnico, siamo responsabili per una buona e sicura assistenza sanitaria in Alto Adige” ha sottolineato l’assessora Stocker nel suo intervento ed ha proseguito “La sanità provinciale è in una fase di trasformazione come il resto d'Europa". Ed al termine del colloquio ha aggiunto "Abbiamo concordato che assieme utilizzeremo tutto lo spazio di manovra consentito sotto il profilo giuridico per realizzare un miglioramento delle condizioni quadro".

È interesse della Provincia e dell’Azienda sanitaria provinciale  riportare operatori sanitari qualificati e bilingui in Alto Adige. Le concrete difficoltà in questo ambito, prescindendo dai contatti politici  finalizzati alla ripresa della formazione specialistica in Alto Adige con l’Ordine austriaco dei medici e con il Ministero della sanità, sono state al centro del colloquio.

“In accordo con l’Associazione degli universitari sudtirolesi abbiamo intenzione di sostenere, con tutte le nostre forze ed in tutti gli ambiti, i medici che vogliono venire ad esercitare la loro professione in Alto Adige.

Questo impegno riguarda gli ostacoli burocratici relativi al riconoscimento del titolo di studio, i chiarimenti in merito al rapporto di lavoro nell’Azienda sanitaria altoatesina, l’iscrizione nelle graduatorie e la preparazione ai concorsi, la necessità di una migliore conciliabilità tra famiglia e lavoro, così come l’aspirazione ad una attività di ricerca” ha riassunto la concreta offerta dell’Azienda sanitaria provinciale il direttore della Ripartizione personale, Christian Kofler.

A ciò si è aggiunto l’invito dell’assessora Martha Stocker e del direttore generale, Thomas Schael, di “Partecipare, in maniera costruttiva, nell'ambito di un gruppo di lavoro, all’impegno per la realizzazione di interessanti prospettive di sviluppo della sanità altoatesina”.

FG

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