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Vertici MEMC da Durnwalder, impegno per mantenere sede e occupazione

Un grazie alla Provincia per l'impegno verso misure di riduzione dei costi di produzione della MEMC, misure che se concretizzate consentiranno di restare competitivi anche nello stabilimento di Merano: è quanto ha dichiarato il vicepresidente della corporate americana Stephen Wachnowsky incontrando oggi pomeriggio (26 giugno) a Bolzano il presidente Luis Durnwalder. “Provincia e azienda faranno ogni sforzo, per quanto di competenza, affinché nessuno resti senza lavoro”, ha ribadito Durnwalder.

Il presidente Luis Durnwalder tra il vicepresidente della corporate Stephen Wachnowsky e l'assessore Roberto Bizzo (Foto Pertl)

A Palazzo Widmann il presidente Durnwalder ha incontrato il vicepresidente della corporate americana, Stephen Wachnowsky, presenti anche l'assessore provinciale al lavoro Roberto Bizzo, il presidente di MEMC Italia Mauro Pedrotti e il direttore della filiale di Sinigo Claudio Pasolli. "Da tempo avevamo chiesto alla casa madre di sapere le reali intenzioni riguardo al futuro della MEMC in Alto Adige e alle strategie aziendali", spiega Durnwalder. Questo anche perchè, ha ricordato il Presidente, la recente approvazione dell’articolo nel decreto legge del Governo sullo sviluppo "è stato l'ultimo passo di una strategia che la visto la Giunta provinciale impegnata anche nel ripristino del collegamento transfrontaliero delle linee dell’alta tensione al Brennero." La soluzione concordata direttamente da Durnwalder con Terna potrà offrire a tutte le imprese altoatesine la possibilità di rifornirsi di energia sul mercato europeo a prezzi più convenienti di quelli attuali.

Il vicepresidente Wachnowsky ha ringraziato la Provincia per gli sforzi fatti nell'individuare queste misure, che se ora verranno attuate potranno consentire a MEMC di restare competitiva anche sul mercato europeo: "Ci ha spiegato che la corporate ha avviato un complesso piano di ristrutturazione dei suoi impianti - riferisce Durnwalder dopo l'incontro - e che ha intenzione, alle condizioni prospettate dalle nuove misure, di mantenere lo stabilimento di Merano." Si guarda ora con una certa fiducia anche ai colloqui in corso tra MEMC e la fornitrice Evonik e soprattutto all'autunno, quando scadrà la cassaintegrazione degli operai. L'auspicio generale è di una ripresa della produzione: "Azienda e Provincia hanno confermato l'impegno per garantire che nessuno dei dipendenti resti senza lavoro", ha ribadito Durnwalder. Per alcuni, se necessario, saranno promossi corsi di riqualificazione, specializzazione e aggiornamento.

pf

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