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In vigore la riforma del lavoro: flessibilità ma anche burocrazia

Maggiore flessibilità, consolidamento dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato rispetto al precariato, ma anche maggiori adempimenti burocratici: nel giorno in cui entra in vigore la discussa riforma del mercato del lavoro varata dal Governo Monti, l’Assessorato provinciale competente ha illustrato oggi (18 luglio) a Bolzano le principali novità e l’applicazione della riforma in Alto Adige. Per gli effetti bisogna attendere il medio e lungo periodo nonché le già annunciate modifiche.

La legge numero 92 mira a riformare il mercato del lavoro "per assicurare più flessibilità e dinamicità, introducendo contemporaneamente nuovi e maggiori strumenti di tutela contro la disoccupazione involontaria e favorendo la stipula di contratti di lavoro a tempo indeterminato", spiega l'assessore Roberto Bizzo, competente in materia nella Giunta provinciale. Oggi i vertici del suo Assessorato hanno illustrato le novità a Palazzo Widmann. "L'impatto per la Provincia e le imprese locali si potrà valutare nel medio e lungo periodo - ha ricordato il direttore di Dipartimento Andrea Zeppa - perchè, vista l'urgenza della sua approvazione, il governo Monti si è dichiarato disponibile ad apportare eventuali modifiche anche dopo l’emanazione della legge." Molto probabilmente alcune discipline (come il periodo intercorrente tra un contratto a termine e l’altro e l’associazione in partecipazione) sono destinate ad essere corrette a breve.

Nel breve periodo, è stato detto, la riforma Fornero non dovrebbe avere effetti significativi in un mercato del lavoro come quello altoatesino, caratterizzato dal 95% di imprese sotto i 15 dipendenti per le quali non si è mai applicata la sanzione del reintegro in caso di licenziamento illegittimo, ed in cui l’incidenza della disoccupazione e dell’abuso di contratti precari è ancora molto modesta. Tuttavia anche il mercato del lavoro locale potrebbe cambiare a seguito di una maggiore incertezza economica e quindi ritrosia delle imprese ad assumere (il 5% delle aziende con oltre 15 dipendenti impiega la metà dei lavoratori dell'intera economia privata). In questo scenario, una maggiore flessibilità in entrata, con la semplificazione del contratto a termine, e in uscita (nel caso di licenziamenti per motivi economici) potrebbero essere utili a mantenere un dinamismo nel mercato del lavoro. In tema di tutele, bisognerà verificare gli effetti dell’entrata a regime della nuova ASPI (assicurazione sociale per l’impiego), che andrà gradualmente a sostituire le attuali indennità di disoccupazione e mobilità. "In caso emergessero delle lacune di copertura - ricorda l'assessore Bizzo - potremmo valutare interventi integrativi della Provincia in base alla competenza attribuita in materia di ammortizzatori sociali, per la quale è in corso l’elaborazione di una norma di attuazione."

La riforma del mercato del lavoro ha avuto un iter tortuoso, il testo è stato profondamente ristrutturato per contenere tutte le disposizioni in quattro articoli composti da tantissimi commi: il primo articolo (69 commi) si occupa della riforma dei contratti di lavoro e dei licenziamenti; il secondo articolo (73 commi) disciplina la nuova tutela contro la disoccupazione (la cosiddetta Assicurazione sociale per l’impiego); il terzo articolo (49 commi) si occupa delle tutele in costanza di rapporto di lavoro (cassa integrazione); il quarto articolo (79 commi) prevede ulteriori misure in materia di mercato del lavoro (politiche attive e conciliazione vita-lavoro).

"Flessibilità e lotta al precariato, ma - ha osservato in conferenza stampa il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn - la nuova normativa comporta anche un appesantimento burocratico per i datori di lavoro e nella gestione dei rapporti. Sul contestato articolo 18 è stato invece raggiunto un compromesso." Tra le misure si segnala anche l'abolizione del contratto di inserimento, che però non aveva preso piede in Alto Adige, soppiantato dal contratto di apprendistato che a livello locale resta lo strumento privilegiato per l'ingresso nel mondo del lavoro.

In allegato: novità rispetto alla vecchia disciplina

 

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