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Mercato del lavoro news incentrato sugli apprendisti

"L'evoluzione delle ditte che formano apprendisti" questo il tema del nuovo numero del bollettino "Mercato del lavoro news" della Ripartzione lavoro.

Incentrato sull'apprendistato il nuovo numero di Mercato del lavoro news

Il nuovo numero del bollettino “Mercato del lavoro news” pubblicato a cura dell’Osservatorio del mercato del lavoro prende in esame il settore dell’apprendistato analizzando l'evoluzione nel tempo dei datori di lavoro che scelgono di formare apprendisti.

Il numero complessivo di apprendisti ha subito un calo protrattosi fino al 2012 per poi tornare a crescere a partire dall'anno successivo, soprattutto grazie all’apprendistato "B".

Nel 2016 - anche in seguito al "Patto per l'apprendistato" stipulato l'anno precedente - l’apprendistato "A" lascia intravvedere timidi segnali di ripresa.

“Il numero dei datori di lavoro che hanno formato apprendisti è diminuito durante il periodo 2005-2011 , passando da 3.900 a 3.300. Tale numero è successivamente tornato a crescere - esclusivamente grazie alle ditte che ricorrono all'apprendistato di "tipo B" - assestandosi nel 2015 intorno ai 3.500 datori di lavoro" afferma Stefan Luther, direttore dell’Osservatorio del mercato del lavoro.  

Mentre i datori che assumono apprendisti di tipo B sono in aumento (nel 2015 sfiorano le 650 unità), il numero di ditte che impiegano apprendisti tradizionali risulta invece in costante diminuzione (da 3.800 datori di lavoro nel 2005 a 2.800 nel 2015).

Tra il 2005 e il 2015 sono state registrate flessioni nel numero di ditte che hanno impiegato apprendisti in tutti i settori fuorché nell'industria manifatturiera (da 1 31 a 1 48), nel settore alberghiero-ristorativo (da 517 a 668) e negli "altri servizi" privati (da 581 a 622).

Il settore alberghiero-ristorativo è anche l'unico a registrare un aumento in termini relativi delle ditte che fanno ricorso all’apprendistato (anche tradizionale): nel 2005 il 10,4% delle ditte aveva formato almeno un apprendista, mentre nel 201 5 la percentuale è salita al 12,7%.

L'evoluzione peggiore in termini relativi si riscontra invece nel commercio, nel cui caso la percentuale di datori di lavoro che impiegano apprendisti è scesa dal 21,6% al 14,9% Anche nel caso della branca artigianale dell’edilizia si è assistito a un peggioramento e la percentuale è passata dal 38,9% al 34,9%.

I datori di lavoro che tra il 2005 e il 2015 hanno formato apprendisti ogni anno sono 774. Si tratta in un caso su due di un'impresa del comparto artigianale: le imprese che hanno occupato apprendisti in tutti gli anni del periodo 2005-2015 sono 186 per l'artigianato manifatturiero (31% delle ditte che hanno impiegato apprendisti durante il 2015 nel settore) e 180 per l'artigianato edile (28%).

La propensione delle ditte a ricorrere nuovamente all’apprendistato tradizionale (una volta che l'hanno provato) non ha subito variazioni significative nel corso degli anni.

Consideriamo ad esempio due gruppi di ditte: le ditte che hanno formato apprendisti nel 2000 e quelle che hanno fatto tale esperienza nel 2005.

In entrambi i casi si nota come a dieci anni di distanza (quindi nel 2010 per il primo gruppo e nel 2015 per il secondo) il 34% di tali imprese abbia impiegato un apprendista tradizionale.

Secondo Stefan Luther “Le principali differenze riscontrate sono riconducibili per  lo più a fattori esterni, in primis all’andamento dell’economia“.

FG

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