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Presentato il “Dossier Statistico 2013 sull’Immigrazione”, uno strumento per passare dalle discriminazioni ai diritti

È stato presentato questa mattina dall’assessore provinciale al lavoro, Roberto Bizzo e dal direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, il “Dossier statistico 2013 sull’Immigrazione. Rapporto UNAR – Dalle discriminazioni ai diritti”. La conferenza stampa si è svolta in contemporanea a livello nazionale nelle singole realtà regionali su invito della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità.

I relatori Fernando Biague e Mattthias Oberbacher nel corso della conferenza stampa

Nel mondo vi sono 232 milioni di migranti, nell'Unione Europea gli straieri residenti sono 34,4 milioni pari al 6,4% della popolazione complessiva (dato Eurostat 2011), in Italia gli stranieri residenti sono 4,4 milioni pari al 7,4% della popolazione (Istat 2012), la presenza regolare complessiva nel 2012 si aggira intorno a 5,2 milioni di persone straniere (Stima del Dossier sull'immigrazione). Le aree di maggiore insediamento di persone immigrate sono il Nord con il 61,8% del totale, il centro con il 24,2% ed il Sud con il 14%.

In Italia i soggiornanti di lungo periodo sono il 54,3% del totale, le acquisizioni di cittadinanza nel 2012 sono state 65.000 e 385.00 nel periodo compreso tra il 2001 ed il 2011; i minori: oltre 1 milione, di cui 908.539 non comunitari e almeno 250mila comunitari (Stima Dossier), i nuovi nati in Italia: 79.894 (14,9% di tutti nati nell'anno); gli iscritti a scuola sono 786.630 (8,8% del totale), il 47,2% dei quali nato in Italia; i matrimoni misti: 18.005 (8,8% del totale); le proposte di riforma della legge sulla cittadinanza giacenti in Parlamento: 14 oltre il 72% dei cittadini italiani è favorevole all'acquisizione della cittadinanza per gli stranieri nati in Italia (Fonte Istat).

Questi alcuni dei dati resi noti questa mattina (13 novembre) nel corso della conferenza stampa organizzata dall'assessore al lavoro, Roberto Bizzo, per presentare il "Dossier statistico 2013 sull'Immigrazione. Rapporto UNAR - Dalle discriminazioni ai diritti" elaborato dal Centro Studi e Ricerche IDOS.

Nel suo intervento l'assessore Bizzo ha posto l'accento su quanto è stato sinora realizzato da parte della Provincia di Bolzano nel campo dell'inserimento dei cittadini stranieri ed ha citato la Legge provinciale sull'integrazione delle cittadine e dei cittadini stranieri e l'istituzione del Servizio coordinamento immigrazione presso l'Assessorato al lavoro, nonché l'Ufficio Antidiscriminazioni che è in fase di creazione presso la stessa struttura provinciale.

Fernando Biague e Mattthias Oberbacher, estensori della parte del dossier riguardante la Provincia di Bolzano hanno illustrato i dati statistici a livello nazionale (Biague) e lo "stato dell'arte" per quanto riguarda i cittadini stranieri in Alto Adige (Oberbacher).

Nella nostra provincia sono presenti attualmente circa 50.000 cittadini stranieri regolari (1% degli stranieri presenti in Italia) in base ai dati raccolti dal Dossier Statistico redatto da Caritas e Migrantes, di questi 42.522 sono residenti al 31.12.2012 ed il 15% di essi è nato in Italia. La percentuale degli stranieri rispetto alla popolazione altoatesina nel suo complesso è dell'8,3% mentre a livello nazionale questa percentuale è del 7,4%.

Dei 35.000 cittadini extracomunitari regolarmente presenti in Alto Adige il 27,7% sono minorenni ed il 73,1% è in possesso di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato (dati del Ministero degli Interni del 1° gennaio 2013). I Paesi d'origine degli stranieri residenti in Alto Adige  maggiormente rappresentati sono l'Albania (12,2%), la Germania (10%), il Marocco (7,9%), il Pakistan (7,1%) la Romania (5,5%).

A Bolzano sono presenti 13.979 stranieri, pari al 13,5 % della popolazione, a Merano 5.442 (14,4 %), a Bressanone 1.954 (9,3 %) ed a Brunico 1.462  (9,3 %). Nel corso del 2012 sono nati in Alto Adige 749 bambini da genitori stranieri.

Nella sua illustrazione Fernando Biague ha sottolineato che nel 2012 sono stati esaminati dall'UNAR (Unione Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) 1.283 casi di discriminazione, tra queste molto diffuse le discriminazioni per motivi religiosi, ma anche le discriminazioni legislative che ledono il principio della parità di trattamento come su tematiche come il bonus bebé, il contributo per l'affitto, le prestazioni sanitarie per i disabili, l'assegno per le famiglie numerose, l'iscrizione anagrafica. È inoltre molto diffuso e crescente anche il razzismo quotidiano: clima intimidatorio, ostile, degradante e offensivo persino nello sport

Tra gli interventi più urgenti nell'ottica delle pari opportunità, secondo il dossier vi sono il diritto di voto amministrativo, la revisione della normativa sulla cittadinanza, la cura del linguaggio nei media, come auspicato nella "Carta di Roma", maggiori investimenti sulle politiche di integrazione e la diffusione delle "buone prassi". Per quanto riguarda il futuro il dossier auspica il superamento dell'equazione "straniero" uguale "estraneo", delle visioni utilitariste, favorire la partecipazione e passare dalle discriminazioni ai diritti.

In questo ambito il direttor della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, ha segnalato che martedì 19 novembre si svolgerà ad Innsbruck presso il Palazzo Provinciale,1 in  Piazza Eduard Wallnöfer,3 il convegno sull'integrazione dell'Euregio incentrato sul tema "Il POTERE dell'informazione - Mass media ed integrazione".

Allegato:

il link del filamto proiettato nel corso della conferenza stampa: https://docs.google.com/file/d/0B2nynILv1vDgeEZkd2hzcWZyNFk/edit?usp=drive_w

  

FG

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