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Nuovo numero di “Mercato del lavoro news” sul tema “Il part-time tra opportunità e precariato“
“Il part-time tra opportunità e precariato“ è questo il tema al centro del nuovo numero di “Mercato del lavoro news” suddiviso in un due parti per dare un quadro completo e complessivo del fenomeno.
"Il part-time tra opportunità e precariato" è questo il tema al centro del nuovo numero di "Mercato del lavoro news" suddiviso in un due parti per dare un quadro completo e complessivo del fenomeno. A questo proposito l'assessora provinciale al lavoro, Martha Stocker, afferma che "Il part-time rappresenta un tema ambivalente. Spesso vengono considerati solamente gli aspetti positivi, che sono molti, ma c'è anche il rovescio della medaglia e questa è rappresentata da una minore copertura pensionistica". Negli ultimi trent'anni il numero di residenti occupati è cresciuto da 180 a 245 mila. Questo incremento è dovuto per due terzi all'occupazione part-time (il che corrisponde ad un incremento
di circa 40 mila posti di lavoro) e per il rimanente terzo ad un maggiore numero di lavoratori e lavoratrici dipendenti a tempo pieno. Nello stesso tempo il lavoro autonomo non ha conosciuto significative variazioni.
"Senza il part-time non sarebbe stato possibile inserire nel mondo del lavoro un numero così elevato di persone, soprattutto donne" rileva l'assessora Stocker.
Da alcuni anni, in concomitanza con la crisi economica, si sono evidenziati, secondo il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, gli aspetti negativi del part-time, soprattutto laddove questa forma di contratto di lavoro è stata una scelta obbligatoria legata alla carenza di posti di lavoro a tempo pieno. Da quanto emerge dai dati relativi alle comunicazioni
dei rapporti di lavoro delle persone residenti, un quarto dei contratti a tempo parziale corrisponde a meno del 48% di un tempo pieno e un quarto a più di 70%. La forma più diffusa è il part-time al 50% (pari a circa 20 ore settimanali), seguita dal part-time al 75% (circa 30 ore settimanali).
FG
