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Modelli lavorativi flessibili per conciliare lavoro e vita privata

Alla maggior conciliabilità fra lavoro e vita privata è dedicata la Giornata 2016 della parità di retribuzione Equal Pay Day. Aprendo i lavori del convegno "Il Lavoro del futuro" in svolgimento oggi 8 aprile per la ricorrenza, l'assessora provinciale Martha Stocker ha affermato che sarebbe bello poter far meno dell'Equal Pay Day, perché significherebbe aver raggiunto la parità di retribuzione.

Alla maggior conciliabilità fra lavoro e vita privata è dedicata la Giornata 2016 della parità di retribuzione Equal Pay Day (Foto: USP/M.Bolognini)

Per sensibilizzare sul tema del divario salariale fra lo stipendio percepito dagli uomini e quello delle donne si celebra l'Equal Pay Day, per la parità di retribuzione per pari lavoro. Mediante l’utilizzo delle fonti statistiche emerge l’esistenza di un differenziale retributivo tra le lavoratrici e i lavoratori o gender pay gap. In particolare: considerando i rapporti di lavoro a tempo pieno il differenziale retributivo, a parità di qualifica e di lavoro svolto, è in media del 17,2% a svantaggio delle donne. Differenziali nelle retribuzioni sono notevolmente influenzati da caratteristiche quali l’anzianità di servizio, la quota di lavoro part-time, il settore economico e la tipologia contrattuale.

Con una cultura aziendale che premia soprattutto la presenza sul posto di lavoro e la disponibilità continua e vede nel lavoro part-time uno svantaggio per l’azienda, le donne hanno maggiori difficoltà nel fare carriera e per conciliare l’attività lavorativa e la vita privata, dove il lavoro domestico e la cura della famiglia restano in prevalenza ancora compiti loro riservati.

Le trasformazioni radicali in atto nel mercato del lavoro e le richieste di maggiore flessibilità e di una nuova cultura aziendale sono al centro del convegno “Il Lavoro del futuro - conciliare lavoro e vita privata è possibile". I lavori sono stati avviati nel pomeriggio di oggi, 8 aprile, a Palazzo Widmann, dall’assessora provinciale alle pari opportunità per le donne, Martha Stocker ha affermato che sarebbe bello poter far meno dell'Equal Pay Day, perché significherebbe aver raggiunto la parità di retribuzione. Nel suo breve intervento, perché impegnata in Consiglio provinciale nella trattazione di importanti disegni di legge, ha sottolineato come il mondo del lavoro sia in evoluzione e come anche la combinazione lavoro e impegno di cura si modificheranno. Ha ricordato, inoltre, le differenze d'impostrazione nei confronti del lavoro da parte delle generazioni e di come oggi sempre più emergano nuove esigenze di una migliore conciliabilità del lavoro con i vari aspetti della vita privata. Infine ha espresso sentiti ringraziamenti alle 63 associazioni che partecipano alla Giornata d'azione dell'Equal Pay Day.

Da parte sua la presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne Ulrike Oberhammer facendo riferimento alle notizie di stampa ha affermato che proprio per favorire la conciliabilità di lavoro e famiglia sarebbe assolutamente negativa una possibile riduzione oraria dell'assitenza all'infanzia negli asili nido, che andrebbe, invece, ampliata.

Franca Toffol, vicepresidente della Commissione, riferendosi al possibile aumento delle tariffe degli asili nido, lo ha definito un passo preoccupante, auspicando invece una migliore rete di servizi per la conciliazione di lavoro e vita privata, che costituisce una costante dell'attività della Commissione. Ha ringraziato altresì le parlamentari Luisa Gnecchi e Renate Gebhard, presenti in sala, per portare la tematica dell'Equal Pay Day a Roma rendendola così meno localistica e da estendere in tutta Italia.

All’aspetto della conciliazione di lavoro e vita privata attribuisce grande importanza la cosiddetta "generazione Y" (la Y deriva dalla parola why, perchè?) conosciuta anche come Millennial Generation, ovvero la generazione del nuovo millennio che ha un’età compresa fra i 20 ed i 39 anni. I “Millennials” hanno molte aspettative e il desiderio di strutturare il loro lavoro al meglio adattandolo alla loro vita e non viceversa. Per conciliare meglio il lavoro con le esigenze della vita privata nelle diverse fasi della vita chiedono modelli di lavoro e orari più flessibili che si allontanano dai modelli tradizionali.

Sulle aspettative della generazione Y legate al mondo del lavoro è stato mostrato un video della giovane blogger, relatrice e autrice Steffi Burkhardt (ulteriori informazioni si trovano sul sito http://steffiburkhart.com/profil/, link al video proiettato: https://www.youtube.com/watch?v=vO5zfDbJJtg).

Modelli lavorativi dagli orari flessibili costituiscono un vantaggio e un fattore di successo anche per le aziende. Infatti, collaboratrici e collaboratori più soddisfatti sono anche più produttivi, fanno meno assenze e hanno rapporti di lavoro più duraturi.
Come ha detto il direttore della Ripartizione lavoro della Provincia, Helmuth Sinn, affinché i posti di lavoro restino attrattivi è importante che le aziende, assieme ai lavoratori, sviluppino modelli di lavoro e di orario di lavoro flessibili che tengano conto delle varie fasi della vita.

Tali aspetti del lavoro del futuro vengono illustrati dalla sociologa tedesca Sabrina Stula dell'Istituto di ricerca FaFo-FamilienForschung Baden-Württemberg, esperta nel campo di politiche personali innovative, grazie a esempi concreti di organizzazione lavorativa con modelli ed orari più flessibili proprio per venire incontro alle esigenze di conciliazione delle nuove generazioni, sempre più diffusi nelle aziende in Germania ed in Europa.

L'intervento della Consigliera di parità Michela Morandini si sofferma sul tema della conciliazione vita-lavoro in Italia e in provincia di Bolzano facendo una panoramica su dati e ricerche attuali sul tema, servizi e strumenti che favoriscono la conciliazione ed esempi di Best Practice

La presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità Ulrike Oberhammer, infine, presenta il materiale informativo predisposto per l’Equal Pay Day 2016 che viene consegnato alle rappresentanti delle associazioni sostenitrici per la distribuzione presso i loro stand in occasione della giornata dell’Equal Pay Day 2016, organizzata dalla Commissione provinciale per le pari opportunità assieme al Servizio Donna, venerdì 15 aprile in varie località dell’Alto Adige. Alla giornata d’azione partecipano 63 organizzazioni sostenitrici con 28 stand informativi nei comuni di Bolzano, Bronzolo, Bressanone, Brunico, Appiano, Cornaiano, Chiusa, Lana, Laives, Merano, Egna, Prato allo Stelvio, Salorno, San Paolo e Termeno. Presso lo stand in piazza della Mostra a Bolzano, la Commissione provinciale per le pari opportunità e le rappresentanti delle organizzazioni sostenitrici forniranno informazioni sulla parità retributiva tra le ore 10.00 e le 12.00. Informazioni al Servizio donna, via Dante 11, Bolzano, tel. 0471 41 69 50 e alla pagina web
http://www.provincia.bz.it/pariopportunita/594.asp

SA

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