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Ammortizzatori sociali: in Commissione dei 12 ok alla norma di attuazione

Si avvicina la possibilità per la Provincia di Bolzano di gestire direttamente gli ammortizzatori sociali: la Commissione dei 12 ha approvato la specifica norma di attuazione di delega in materia di cassa integrazione guadagni, disoccupazione e mobilità. "Un passo atteso e importante, tanto più in un periodo di crisi che richiede interventi a favore dei lavoratori", sottolineano il presidente Luis Durnwalder e l'assessore Roberto Bizzo. Si attende ora l’approvazione del Consiglio dei ministri.

A Roma la Commissione paritetica dei 12 ha licenziato oggi (22 novembre) e inoltrato al Governo per l'approvazione la norma di attuazione sulla delega degli ammortizzatori sociali prevista dall'Accordo di Milano e dalla legge finanziaria dello Stato del 2010. Con questa norma si apre per la Provincia di Bolzano (e quella di Trento) la possibilità di assumere la competenza di integrare e migliorare il sistema degli ammortizzatori sociali statali (assegno di disoccupazione, cassa integrazione guadagni, indennità di mobilità), cosa che in parte la Provincia ha già fatto attraverso gli ammortizzatori sociali "in deroga" erogati dalla Regione e finanziati appunto dalla Provincia.

Con la nuova norma, i costi che oltrepassano le misure previste dallo Stato ovviamente saranno sostenuti dalla Provincia. "Ma con la gestione di questi interventi sociali - sottolinea il presidente Durnwalder - l'autonomia dinamica registra un ampliamento paragonabile a quello avvenuto con l'assunzione di competenze sugli uffici del lavoro o sulle strade statali." L'assessore Bizzo, competente per il lavoro in Giunta provinciale, osserva che il via libera del Governo alla nuova norma consentirebbe "di poter offrire soluzioni mirate e calibrate alla realtà locale nell'elaborazione di misure di sostegno al reddito per persone senza lavoro o in mobilità."

Non va dimenticato che in tempi di crisi e di contrazione delle risorse pubbliche, ricordano Durnwalder e Bizzo, lo spazio di manovra resta limitato, ma si potrebbe valutare un accorpamento di tutte le misure di sostegno erogate da Provincia, Regione e Stato. "La delega in materia sarebbe inoltre un passo avanti verso la creazione di un istituto di previdenza sociale provinciale, anche se tutto il settore pensionistico resta escluso da questo passaggio di funzioni", aggiunge Durnwalder. Sulla norma si attende ora il via libera finale del Consiglio dei ministri.

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