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Dalla Giunta: approvato il piano provinciale per il lavoro

Via libera della Giunta provinciale al piano pluriennale per il lavoro, il documento programmatico che contiene le strategie in tema di politiche occupazionali per il periodo 2014-2020. "L'Alto Adige resta tra le regioni più virtuose a livello europeo - ha spiegato Durnwalder - ma occorre dare risposte a chi cerca un'occupazione". Tra i punti qualificanti il patto fra generazioni e gli sgravi fiscali.

Una tasso di disoccupazione che per la prima volta ha superato il "muro" del 4%, con un picco dell'11% nella fascia dei lavoratori più giovani. Questi dati hanno spinto nei mesi scorsi la Giunta provinciale ad anticipare di un anno i tempi relativi alla stesura del piano provinciale per il lavoro. Il percorso, partito quest'inverno con il blog interattivo www.pattolavoro.it, è proseguito con la discussione e l'approvazione del piano da parte della Commissione impiego: oggi (24 giugno) il via libera definitivo dell'esecutivo di Palazzo Widmann, che ha dato l'ok alle 44 misure del piano, alcune delle quali dovranno essere attuate tramite regolamenti e modifiche legislative.

"Il nostro obbligo - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - è quello di dare risposte concrete a chi cerca un'occupazione". Un'emergenza che, seppure in maniera minore rispetto al resto d'Italia e d'Europa, riguarda anche una fetta della popolazione locale. Tutto ciò nonostante l'Alto Adige abbia già superato l'obiettivo stabilito dall'Unione Europea per il 2020, ovvero il raggiungimento del 75% per quanto riguarda l'occupazione nella fascia di età 20-64 anni. "Siamo al 76,9% - ha spiegato Durnwalder - e contiamo di arrivare all'80% entro il 2020. Per fare un raffronto, l'Austria è al 75,6%, il Trentino al 70%, e l'Italia al 61,2%".

"Uno dei passaggi chiave del piano riguarda il patto tra generazioni - sottolinea l'assessore al lavoro Roberto Bizzo - che consente a chi si trova a pochi anni dal termine della carriera lavorativa di ridurre volontariamente il proprio orario, con una decurtazione dello stipendio ma senza conseguenza sulla futura pensione, favorendo l'inserimento dei giovani". Progetti straordinari, sempre per i giovani, riguardano la formazione e l'inserimento nel mondo del lavoro, mentre per i lavoratori in età avanzata sono previsti contributi straordinari per chi assume a tempo indeterminato disoccupati di lungo periodo con più di 55 anni.

Per il rilancio del settore edile si punta inoltre sull'anticipo ai privati degli sconti fiscali previsti a livello statale per ristrutturazioni e risparmi energetici, e su un programma di risanamento degli edifici pubblici, mentre una novità importante riguarda l'IRAP. "Le aziende che offrono contratti a tempo indeterminato - prosegue Bizzo - saranno esentate dal pagamento dell'imposta su ogni nuovo lavoratore assunto per un periodo di tre anni: in questo modo riduciamo il costo del lavoro in maniera sostanziale e senza burocrazia"

mb

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