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Relazione sul mercato del lavoro locale nel primo semestre 2014

Quello che emerge dal Rapporto sul mercato del lavoro in provincia di Bolzano nel periodo novembre 2013 – aprile 2014, presentato questa mattina dall’assessora Martha Stocker, è un quadro economico caratterizzato da una situazione di stagnazione con luci ed ombre che talvolta riguardano contemporaneamente lo stesso settore. Non si prevede una ripresa occupazionale ed economica entro il 2014.

L'assessora Stocker nel corso della presentazione del Rapporto

I dati relativi al Rapporto sul mercato del lavoro in provincia di Bolzano nel periodo novembre 2013 - aprile 2014 sono stati presentati questa mattina (19 giugno) dall'assessora provinciale competente, Martha Stocker,dal direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, e dal direttore dell'Ufficio osservazione del mercato del lavoro, Stefan Luther.

Il panorama complessivo del mercato del lavoro altoatesino può essere riassunto, usando le parole dell'assessora Stocker come "caratterizzato da una stagnazione" e non si prevedono variazioni sostanziali entro l'anno.

La disoccupazione giovanile (entro i 24 anni) ha raggiunto il 12,2%, per gli extracomunitari è del 20,6%, mentre il dato complessivo a livello provinciale è del 4,7%.

La situazione è legata alla performance insoddisfacente o persino negativa che caratterizza molti settori, aggravata dal perdurare della crisi nel settore edile alla quale si contrappone quasi solo la crescita in alcuni specifici settori del terziario ed un po' nel settore manifatturiero. Ne hanno risentito gli uomini. Ha quasi cessato di aumentare il numero di donne che lavorano nonostante il maggior numero di donne occupate part-time.

In questo contesto anche il raggiungimento dell'obiettivo occupazionale per l'anno 2020 fissato dalla Provincia (tasso di occupazione tra i 20 ed i 64 anni pari all'80%) pare abbastanza difficile da raggiungere. Attualmente  questo tasso si attesta infatti al 76,6%.

Il Rapporto è naturalmente fortemente influenzato anche dalle chiusure e dalle crisi aziendali degli ultimi mesi come ad esempio quelle della Hoppe in Val Passiria con 150 licenziamenti, della Memc (60) della ZH e della Würth.

Queste defezioni sono state almeno parzialmente compensate dalle nuove assunzioni effettuate nel settore automotive o da piccole e medie imprese come la Loacker, la Intercable, Dr. Schär, GKN ed Alupress. Un calo degli occupati viene registrato anche nella pubblica amministrazione mentre si registra invece un aumento nel settore pubblico per quanto riguarda la sanità ed il sociale con un ritmo maggiore nel comparto privato.

Difficoltà si registrano, secondo Stefan Luther, anche nel settore dell'apprendistato tradizionale dove si è stato un calo dal 2008 ad oggi di circa 1200 unità, mentre si registra invece un aumento del nuovo apprendistato professionalizzante.

Per un quadro più completo alleghiamo il pdf del Rapporto.

 

 

FG

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