News

Rapporto sul mercato del lavoro: timidi segnali di ripresa

Quella che emerge dal Rapporto sul mercato del lavoro in provincia di Bolzano relativo al semestre maggio – ottobre 2014 è un’immagine che lascia spazio ad un lieve ottimismo, anche se non mancano i settori, come ad esempio l’edilizia, dove a tutt’oggi non si intravvede la luce alla fine del tunnel.

La sede della Ripartizione lavoro della Provincia

I dati più confortanti illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa organizzata a Palazzo Widmann dall'assessora provinciale al lavoro, Martha Stocker, dal direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, e dal direttore dell''Osservatorio del mercato del lavoro, Stefan Luther, sono rappresentati dal tasso di disoccupazione che nel semestre in oggetto è passato dal 4,6 al 4,1%.

I valori restano comunque più elevati rispetto a quanto rilevato prima della crisi: meno per le donne (3,7%) ma soprattutto per gli uomini (4,4%), per i giovani (12,2% - valore 2013) e per gli extracomunitari (20,6% - valore 2013).

"In questo contesto" ha sottolineato nel corso della conferenza stampa il direttore Sinn "anche il raggiungimento dell'obiettivo occupazionale per l'anno 2020 fissato dalla Provincia (tasso di occupazione tra i 20 e 64 anni pari a 80%) appare tuttora abbastanza difficile da realizzare. Attualmente (2013) il tasso si attesta al 76,6%".

L'assessora al lavoro, Martha Stocker, nel suo intervento ha posto l'accento sui segni di ripresa del mercato del lavoro, oltre alla già accennata riduzione del tasso di disoccupazione, ha menzionato il fatto che circa l'80% dei lavoratori rimasti senza lavoro dopo la chiusura dell'impresa ZH ha trovato un'occupazione, circa il 50% dei disoccupati della Würth è rientrato nel mondo del lavoro e, come è noto, per l'ex MEMC di Sinigo è stata trovata una soluzione positiva che lascia ben sperare per il futuro.

Il direttore Sinn ha ribadito che il settore edile registra i dati peggiori da 14 anni a questa parte con una crisi che colpisce più pesantemente le imprese industriali del settore e lascia qualche spiraglio per quelle che operano nel settore artigianale.

La disoccupazione in questo settore colpisce ormai sia gli operai che gli impiegati. Nel settore turistico - alberghiero, a fronte di una certa saturazione complessiva, si registra un leggero aumento degli occupati a tempo determinato e parallelamente ad una riduzione dei contratti a tempo indeterminato.

Un altro aspetto menzionato dal direttore della Ripartizione lavoro riguarda la sempre più massiccia presenza, in questo specifico settore, di lavoratori rumeni che hanno in parte scalzato i lavoratori provenienti da Ungheria e Slovacchia.

Nel complesso il mercato del lavoro altoatesino registra un progressivo e sensibile invecchiamento, già oggi, infatti, circa un quarto degli occupati ha più di 50 anni, nel 2020 tale percentuale sarà probabilmente del 50%. Durante il semestre maggio - ottobre 2014 risultavano lavorare mediamente 46.229 lavoratori con 50 e più anni.

Ciò corrisponde ad un aumento del +9,2% rispetto all'anno precedente, pari a +3.889 occupati. Complessivamente, al momento risulta che il 24,4% dei lavoratori dipendenti ha almeno 50 anni, +1,8 punti percentuali più dell'anno precedente e +6,6 punti più di cinque anni prima. Dunque non solo si confermano gli incrementi degli ultimi anni, ma anche il fatto che ogni anno gli incrementi aumentano di intensità e che sono sempre più dovuti a lavoratori con più di 55 anni.

Il direttore dell''Osservatorio del mercato del lavoro, Stefan Luther, ha quindi preso in esame il lavoro giovanile, i contratti di apprendistato ed i contratti di lavoro precari.

Durante il periodo maggio - ottobre 2014 hanno lavorato mediamente 33.758 giovani residenti con meno di 30 anni, -430 (-1,3%) rispetto all'anno precedente. Questo calo è da ricondurre sostanzialmente ad una minore partecipazione al mercato del lavoro da parte dei giovani residenti e non all'andamento demografico, visto il leggero aumento della popolazione residente di questa classe di età (+1,3%). Il calo occupazionale è stato più forte tra gli under 20 (-2,8%) rispetto ai 20-29-enni (-1,0%).

Durante le vacanze estive di quest'anno (giugno - settembre) il numero di giovani sotto i 20 anni che ha fatto un'esperienza lavorativa è rimasto sui livelli dell'anno scorso.

Quest'estate si è assistito ad un aumento dei tirocini del +13,9%, grazie ad una normativa meno severa. Le rimanenti forme occupazionali, come ad esempio i contratti di apprendistato ed i contratti estivi a tempo determinato, hanno invece registrato un calo: questo vale sia per l'occupazione strettamente estiva (-87; -8%) - ovvero quella iniziata e terminata al di fuori del periodo scolastico - sia per l'occupazione dipendente successiva al conseguimento di un titolo di studio (-79; -13%).

Anche il lavoro a chiamata e i contratti a progetto risultano in flessione (-53; -22%). Complessivamente la percentuale di giovani con meno di 20 anni che fanno un'esperienza lavorativa durante i mesi estivi si è ridotta dal 37% di 5 anni fa all'attuale 33%.

Il testo integrale del Rapporto sul mercato del lavoro in provincia di Bolzano relativo al semestre maggio - ottobre 2014 è disponibile all'indirizzo http://www.provincia.bz.it/lavoro/servizi/pubblicazioni.asp.

 

 

FG

Galleria fotografica