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Bilancio 2015 e progetti 2016 dell’Ispettorato del lavoro

Nell’anno 2015 l’Ispettorato del lavoro provinciale ha ricevuto 550 denunce, effettuato in 1.972 aziende ispezioni in materia di tutela sociale e di tutela tecnica. 95 le inchieste riferite agli infortuni. Comminate 3.700 sanzioni per un totale incassato di 1,5 milioni di Euro. Per il 2016 focus su lavoro irregolare/sommerso, l’evasione dei contributi previdenziali e premi assicurativi.

Landesrätin Martha Stocker

I dati sono stati resi noti oggi, 12.02, dall'assessora provinciale al lavoro Martha Stocker assieme al direttore della Ripartizione Helmuth Sinn del direttore dell'Ufficio Sieghart Flader. 

L'Ispettorato del lavoro svolge un ruolo di rilievo nell'ambito della sicurezza, come ha affermato l'assessora Stocker, e allo stesso tempo è sottoposto ad un obbligo morale. Ricordando l'incidente mortale sul lavoro avvenuto a Termeno, l'assessora ha fatto presente l'importanza della salvaguardia della sicurezza e della prevenzione dei rischi sul luogo di lavoro. Nel suo ruolo, pertanto, l'Ispettorato del lavoro non deve essere inteso quale antagonista delle imprese.

Il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn ha reso un bilancio sintetico sull'attività svolta dall'Ispettorato del lavoro nel corso del 2015 grazie ai suoi 41 ispettori: 550 le denunce ricevute, in 1.972 aziende le ispezioni effettuate in materia di tutela sociale e di tutela tecnica, 95 le inchieste riferite agli infortuni, 3.700 le sanzioni comminate, per un totale incassato di 1,5 milioni di Euro.
Le violazioni accertate più frequentemente in materia di tutela sociale nell’anno 2015 sono la mancata/erronea comunicazione di assunzione o cessazione di rapporti di lavoro (1.503 casi), la violazione dei tempi di guida e di riposo nel settore trasporti (336 casi) il mancato versamento o evasione di contributi (114 casi), la mancata/erronea registrazione sul libro unico del lavoro (99 casi), lavoro nero (88 persone), la mancata/erronea dichiarazione di assunzione (61 casi) e la mancata consegna della busta paga (40 casi).

La vigilanza tecnica nello stesso anno ha contestato più frequentemente la mancanza di protezione contro la caduta dall’alto (140 casi), l’irregolarità dei macchinari e attrezzature (132 casi), la mancata considerazione della normativa sulla protezione individuale (87 casi per utilizzo non conforme dei dispositivi di protezione individuale) e la mancata o incompleta valutazione dei rischi (14 casi).

Il numero degli infortuni mortali è in decrescita costante a partire dagli anni Settanta. Nel 2015 sono accaduti 15 infortuni mortali, di cui 7 nell’agricoltura. L’anno scorso l’Ispettorato del lavoro ha eseguito in tutto 95 inchieste infortuni.

L’Ispettorato del lavoro, inoltre, nel 2015 ha rilasciato autorizzazioni per impianti audiovisivi (370), per astensione anticipata per maternità (531), convalide delle dimissioni volontarie per maternità e paternità (761).

L’Ispettorato del lavoro svolge, altresì, diversi esami di abilitazione (es. esame di Stato per consulenti del lavoro, esame di abilitazione per manutentori di ascensore e per conduttori di generatori a vapore).

Per l’anno 2016 sono programmate 2000 ispezioni, di cui un quarto in materia di tutela sociale, dove le priorità saranno il contrasto di fenomeni quali il lavoro irregolare/sommerso, l’evasione dei contributi previdenziali e premi assicurativi, le indebite prestazioni previdenziali e assistenziali, il mancato pagamento di crediti patrimoniali da lavoro subordinato e parasubordinato.

Come ha riferito il direttore dell'Ufficio Sieghart Flader, nel 2015 sono stati accertati 88 casi di lavoro nero. Inoltre, in sede di verifica eseguita su persone destinatarie di sostegni finanziari per disoccupazione sono stati accertati casi di attività lavorativa svolta in nero o all'estero dalle stesse.  

Nel corso del 2016 le ispezioni in materia di vigilanza tecnica, invece, si concentreranno su rischi quali le cadute dall’alto, il seppellimento, l’elettrocuzione ed i difetti di macchinari. Sono in programma circa duemila ispezioni.

Come ha riferito l'ssessora Stocker, a seguito dell’istituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro recata da uno dei decreti attuativi del cosiddetto "Jobs Act" è in atto la definizione di una convenzione tra lo stesso e la Provincia al fine di regolamentare l’attività ispettiva senza sovrapposizioni tra organi statali e provinciali. In pratica, così l'assessora Stocker, si punta ad escludere l'Alto Adige dal campo di azione di tale Agenzia mantenendo intatta l'attività di controllo nella competenza dell'Ispettorato del lavoro provinciale. 

SA

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