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Sostegno a lavoratori e soggetti vulnerabili: presentati 2 avvisi FSE

Presentati a Bolzano due bandi FSE per formazione continua degli occupati e reinserimento lavorativo di soggetti vulnerabili. A disposizione 12 milioni di euro.

Sostegno a lavoratori e soggetti vulnerabili: 2 bandi FSE da 12 milioni di euro

Una settantina di interessati, rappresentanti di Ripartizioni provinciali, aziende, enti di formazione e consulenti, hanno partecipato ai due eventi organizzati nei giorni scorsi a Bolzano dall’Ufficio FSE della Provincia per presentare due avvisi del programma operativo 2014-2020 del Fondo sociale europeo: il primo riguarda iniziative di formazione continua per gli occupati, il secondo progetti per l’inserimento lavorativo di persone vulnerabili e a rischio di esclusione. Ciascun bando mette a disposizione 6 milioni di euro.

Destinatari del primo avviso (aumento delle competenze degli occupati in Alto Adige) sono lavoratori con contratto a tempo indeterminato o determinato, a progetto, lavoratori in cassa integrazione in orario di lavoro o che beneficiano del contratto di solidarietà, titolari d’impresa, manager a contratto, lavoratori autonomi, liberi professionisti. Possono presentare i progetti – la scadenza è il 5 marzo prossimo – imprese, enti di formazione, associazioni temporanee di imprese, consorzi. I progetti possono avere vari obiettivi: aumentare o mantenere la competitività aziendale e la qualità della produzione, salvaguardare le prospettive occupazionali, contrastare rischi di declino o di marginalizzazione dell’azienda, del comparto, di un’area territoriale. Le attività formative devono durare al massimo 1000 ore e svolte durante l’orario di lavoro. 

Il secondo avviso, che scade il 19 febbraio, riguarda il finanziamento di azioni per rafforzare competenze e inserimento lavorativo di persone a rischio di esclusione, marginalità e discriminazione. La principale novità è la flessibilità: i beneficiari possono scegliere la durata del corso in base al numero di ore e hanno la possibilità di una seconda fase (accompagnamento sul lavoro) nel caso in cui ottengano un contratto di lavoro. L’avviso vuole facilitare l’integrazione delle persone disoccupate e appartenenti ad uno dei gruppi più vulnerabili: disabili, soggetti affetti da dipendenze, soggetti in regime di detenzione o esecuzione penale esterna, ex detenuti, vittime di violenza, di tratta o grave sfruttamento e a rischio di discriminazione, migranti (compresi i richiedenti asilo), beneficiari di protezione internazionale, minori stranieri non accompagnati prossimi alla maggiore età, minoranze etniche riconosciute, persone senza fissa dimora. Gli interventi dovranno avere una durata minima di 200 ore e massima di 1500. Le attività previste nella prima fase oscillano fra 240 e 600 giorni (in base alla durata dei progetti) mentre in una seconda fase opzionale (accompagnamento sul lavoro) sono disponibili al massimo 60 ore. 

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pf

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