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Formazione lavoratori e inserimento soggetti vulnerabili: bandi FSE

Approvati due bandi FSE: 11 milioni di euro per progetti di formazione continua degli occupati e di reinserimento nel mondo del lavoro di soggetti vulnerabili.

Attività di formazione grazie ai finanziamenti del Fondo sociale europeo (Foto USP/www.pexel.com)

Due avvisi del programma operativo 2014-2020 del Fondo sociale europeo sono stati approvati dalla Giunta provinciale: riguardano iniziative di formazione continua per gli occupati (a disposizione 6 milioni di euro) e progetti per l’inserimento lavorativo di persone vulnerabili e a rischio di esclusione (5 milioni di euro). Destinatari del primo bando (aumento delle competenze degli occupati in Alto Adige) sono lavoratori con contratto a tempo indeterminato o determinato, a progetto, lavoratori in cassa integrazione in orario di lavoro o che beneficiano del contratto di solidarietà, titolari d’impresa, manager a contratto, lavoratori autonomi, liberi professionisti. Possono presentare i progetti imprese, enti di formazione, associazioni temporanee di imprese, consorzi. I progetti possono avere vari obiettivi: aumentare o mantenere la competitività aziendale e la qualità della produzione, salvaguardare le prospettive occupazionali, contrastare rischi di declino o di marginalizzazione dell’azienda, del comparto, di un’area territoriale. Le attività formative devono durare al massimo 1000 ore e svolte durante l’orario di lavoro.

I progetti vanno presentati entro 90 giorni dalla pubblicazione del bando da 6 milioni sul Bollettino Ufficiale della Regione. Gli interventi devono partire entro 45 giorni dalla sottoscrizione della convenzione e concludersi entro 365 giorni. Il secondo avviso approvato dalla Giunta provinciale riguarda il finanziamento di azioni per rafforzare competenze e inserimento lavorativo dei soggetti vulnerabili (persone a rischio di esclusione, marginalità e discriminazione), anche accompagnate da indennità di partecipazione. 5 milioni di euro disponibili per questo bando, che scade 45 giorni dopo la pubblicazione sul Bollettino della Regione. La principale novità è la flessibilità: i beneficiari possono scegliere la durata del corso in base al numero di ore e hanno la possibilità di una seconda fase (accompagnamento sul lavoro) nel caso in cui ottengano un contratto di lavoro a tempo determinato di almeno 6 mesi o a tempo indeterminato.

L’avviso vuole facilitare l’integrazione delle persone disoccupate e appartenenti ad uno dei gruppi più vulnerabili: disabili, soggetti affetti da dipendenze, soggetti in regime di detenzione o esecuzione penale esterna, ex detenuti, vittime di violenza, di tratta o grave sfruttamento e a rischio di discriminazione, migranti (compresi i richiedenti asilo), beneficiari di protezione internazionale, minori stranieri non accompagnati prossimi alla maggiore età, minoranze etniche riconosciute, persone senza fissa dimora. Gli interventi dovranno avere una durata minima di 200 ore e massima di 1500. I partecipanti a ciascun percorso formativo devono essere almeno 8. Per la frequenza può essere riconosciuta un’indennità di partecipazione di 3 euro all’ora, erogata dall’ente di formazione. Le attività previste nella prima fase oscillano fra 240 e 600 giorni (in base alla durata dei progetti) mentre nella seconda fase (accompagnamento sul lavoro) sono disponibili al massimo 60 ore. Sono pronti a partire, infine, i corsi emersi dal bando FSE della primavera 2017 dedicati a giovani, donne, migranti e disoccupati di lungo periodo: in molti casi vi sono ancora posti disponibili, la lista dei corsi è sulla pagina web del Fondo sociale europeo, le scadenze per le iscrizioni saranno rese note dai singoli organizzatori.

Info: www.provincia.bz.it/europa/fse

pf

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