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Giornata della cooperazione, Bolzano pioniera della solidarietà

Convegno all'Eurac con esperti internazionali. Theiner: "Mercato globale, occorrono strategie lungimiranti". Esportazioni raddoppiate dal 2011 a oggi, personale passato da 35 soci a una rete di 1.800 collaboratori e sei nuovi mulini costruiti in loco per la trasformazione della canna grezza in zucchero Mascobado venduto nella rete dei negozi del Commercio Equo e Solidale.

Rinaldi, Sinigaglia, Abram, Laroppe e Dalvai. Foto: USP/mgp

Sono i risultati del legame, istituito quasi trent’anni fa, tra la Provincia Autonoma di Bolzano e la cooperativa Panay Fair Trade Center nelle Filippine. La storia di questa esperienza di successo, insieme a quella delle cooperative Manduvirà in Paraguay – che raccoglie poco meno di 2.000 soci ed è anch’essa attiva nella produzione dello zucchero di canna grezzo Dulcita – e Corpopap - Cooperativa de Productores de Panela de El Paraiso dell’Ecuador - con oggi oltre 5.000 produttori da 45 lavoratori iniziali – è stata ieri uno dei temi della Giornata della cooperazione, che ieri (28 novembre) ha riunito all’Eurac di Bolzano esperti del settore insieme all’assessore provinciale Richard Theiner dando vita a workshop per studenti e conferenze aperte al pubblico dal titolo "Un’altra economia - Prospettive globali e alternative locali". I rappresentanti delle tre cooperative PFTC, Manduvirà e Corpopap hanno inviato un messaggio video per ringraziare i sostenitori dei loro progetti. Toccante in particolare la testimonianza giunta dalle Filippine, dove si indaga ancora per individuare i responsabili dell’omicidio di Romeo Romy Capalla, a lungo direttore e presidente del PFCT, ucciso il 15 marzo 2014 a colpi di arma da fuoco nei pressi della sede della cooperativa. La sua figura, insieme a quella di numerosi altri attivisti uccisi nelle Filippine per aver portato avanti la battaglia contro il latifondismo e a favore della riforma agraria, è diventata un simbolo di resistenza in un Paese dove si stima che il 70% delle terre sia posseduto da appena l’1% delle famiglie filippine e dunque concentrate nelle mani di pochi nuclei molto potenti e facoltosi.

Una lunga storia di cooperazione

La Provincia di Bolzano è la patria delle prime botteghe del Commercio Equo e Solidale italiane che qui hanno aperto i battenti sin dagli anni Ottanta. Ma la tradizione continua ancora oggi: nel 2018 l’Ufficio Affari di gabinetto ha approvato un piano da 2 milioni di euro per finanziare 53 progetti in 27 Paesi del mondo. Lo scorso settembre la Provincia ha anche ricevuto il riconoscimento di "Provincia solidale" dalla World Fair Trade Organisation.  "Le storie di successo di Panay Fair Trade Center, Manduvirà e Copropap sono solo tre esempi di come una maggiore lungimiranza a livello globale assicuri migliori condizioni di vita a chi produce, ma anche consumi più equi e sani per la popolazione occidentale" sottolinea l’assessore Theiner, che si è detto molto colpito dalle testimonianze inviate da Filippine, Ecuador e Paraguay. Tutti i progetti sostenuti dalla Provincia nell’ambito del circuito World Fair Trade Organisation – il cui presidente Rudi Dalvai ha tenuto un intervento e un workshop in Eurac - si rifanno ai dieci principi del commercio equo: creazione di opportunità per produttori svantaggiati, trasparenza e affidabilità sull’uso delle risorse, pratiche di commercio equo, pagamenti equi per i lavoratori, nessun ricorso al lavoro minorile, equità di genere, buone condizioni di lavoro, incremento delle competenze, promozione del commercio equo e rispetto per l’ambiente.

CR

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