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Tutti i comunicati stampa dell'Ufficio stampa provinciale per i settori salute e politiche sociali.

#5 - bilancio dell'assessora Stocker: "La persona al centro"

L’assessora Stocker ha tracciato il bilancio della legislatura nei settori di sua competenza. Dal lavoro ai profughi, dalla sanità allo sport.

L'assessora Martha Stocker nel corso del suo intervento a Maso Ronco Foto: USP/Barbara Franzelin

La disoccupazione è stata sensibilmente ridotta, le persone disabili maggiormente coinvolte , i profughi accolti e sono state poste le basi per l’assistenza sanitaria provinciale del futuro, questi, in estrema sintesi, alcuni degli aspetti più significativi della legislatura per i settori salute, sport, politiche sociali, lavoro e pari opportunità di competenza dell’assessora Martha Stocker, illustrati questa mattina (3 agosto) nel corso dell’incontro “#5Jahre5anni” organizzato presso il presso il Centro sportivo di Maso Ronco, ad Appiano. “Il nostro principale compito – ha affermato nel corso del suo intervento davanti ad una sala gremita – non è solo quello di pensare all’oggi, bensì anche di porre le basi per gli sviluppi futuri”. All’inizio del suo mandato il settore del lavoro era al centro dell’attenzione a causa della crisi. “Era il periodo in cui numerose imprese si trovavano in difficoltà -  ha sottolineato l’assessora - nel frattempo il tasso di occupazione ha toccato livelli record ed in molti settori è addirittura difficile trovare forza lavoro disponibile sul mercato locale. Con la creazione della borsa lavoro provinciale abbiamo realizzato una piattaforma che mette in collegamento tra loro efficacemente imprenditori e lavoratori. È stato inoltre creato, con una misura che ha una particolare valenza sotto il profilo della politica autonomistica, un fondo di solidarietà che è andato a sostituire la cassa integrazione”.

Nel 2015 il tema predominante era rappresentato dal rapporto con i profughi ed i migranti. “Il nostro impegno in questo settore era quello di far fronte all’emergenza seguendo i principi dello Stato di diritto e dell’umanità. Nel momento in cui le persone  giungono da noi abbiamo da un lato l’obbligo di fare tutto il possibile per accoglierle in maniera adeguata e dall’altro per inserirle con successo nella nostra società” ha affermato Stocker. Dopo lunghe trattative, ha proseguito, si è riusciti non solo a fornire loro i primi aiuti presso le stazioni ferroviarie, sono stati anche creati complessivamente 30 Centri di accoglienza straordinaria (CAS) in tutta la provincia, nei quali attualmente sono ospitati 1370 richiedenti asilo. “Oggi 550 di loro lavorano e questo è un risultato di tutto rispetto anche a livello europeo e la migliore base affinché possano costruirsi una nuova vita” ha aggiunto l’assessora. Il tema degli alloggi è stato quindi toccato anche in merito al sostegno delle persone disabili ed alle forme abitative individuali che mirano ad assicurare a queste persone la massima autonomia. “La nuova legge sull’inclusione va in questo senso e nel contempo abbiamo fatto il possibile per eliminare ulteriormente le barriere architettoniche che limitano l’accessibilità per le persone disabili. Anche per quanto riguarda l’inserimento nel mondo del lavoro sono stati fatti notevoli passi in avanti. Ogni anno infatti vengono inserite ex novo circa 170 persone disabili nel mondo del lavoro locale”.

Nel settore delle politiche sociali ulteriori temi particolarmente interessanti menzionati dall’assessora Stocker nel corso del suo intervento sono stati l’approvazione della legge provinciale a favore dell’amministrazione di sostegno, la prevenzione delle dipendenze, l’aumento del contributo per l’affitto rivolto ai pensionari con pensioni basse. L’assistenza delle persone non autosufficienti ha consentito di rafforzare la cura a livello domiciliare e di sviluppare ulteriormente le case di riposo e di cura. Un compito fondamentale nell’ambito di una società con una percentuale di anziani sempre più alta. “Si tratta di una misura di giustizia sociale, un principio che ha sempre indirizzato la mia attività politica anche per quanto riguarda le pari opportunità, la presenza delle donne negli organismi decisionali, l’eliminazione del gap retributivo e nelle pensioni, l’avvicendamento dei ruoli nella gestione famigliare, tematiche queste nelle quali il lavoro di sensibilizzazione sta dando i suoi frutti, ma dove sarà necessario ancora l’impegno della politica” ha affermato Stocker.

Presupposti importanti per il futuro sono stati realizzati anche con il Piano sanitario provinciale 2016-2020. Le grandi sfide che hanno reso necessario il riordino dei servizi sanitari sono l’invecchiamento della società, l’aumento delle malattie croniche. Gli enormi sviluppi della medicina, la carenza di personale specialistico e non ultimo l’aumento delle attese delle persone. Al centro del riordino vi sono in primo luogo la promozione della salute e la prevenzione, il cui principale obiettivo è quello di prolungare il più possibile una vita sana ed autonoma. Nel campo della prevenzione è stato svolto un lavoro prezioso per sfruttare appieno le potenzialità dell’attività sportiva  che, già oggi, in Alto Adige coinvolge circa il 58% della popolazione. “Grazie all’impegno delle associazioni sportive e dei numerosi volontari che in esse operano in questi anni – ha sottolineato Stocker – sono stati fatti in questo senso grandi passi in avanti. Sono stati incentivati i progetti per la costruzione di impianti sportivi e per promuovere sia lo sport di massa che la pratica agonistica”.

Altre due colonne portanti sono l’assistenza sanitaria diffusa capillarmente sul territorio e la messa in rete dei medici di medicina generale, tra loro e con le farmacie ed i distretti sanitari. Nel campo del soccorso d’emergenza è stata realizzata una collaborazione ottimale tra la Croce Bianca e la Croce Rossa, anche grazie allo sviluppo dei voli serali dell’elisoccorso. Per quanto riguarda il delicato tema dell’assistenza ospedaliera l’assessora Stocker ha quindi menzionato le proteste organizzate nella prima parte della legislatura ed ha sottolineato “Nella riorganizzazione della sanità provinciale – ha aggiunto -  non si è mai trattato di chiudere un ospedale. Bensì di definire quale prestazione, in quale struttura ospedaliera ed in quale cornice doveva essere offerta, il tutto naturalmente nell’ambito delle sette strutture esistenti”.

“I tempi d’attesa nei reparti di pronto soccorso e per le visite sono in parte troppo lunghi – ha affermato – va però anche posto l’accento sul fatto che oggi, in media, vengono erogate giornalmente circa 23.000 prestazioni sanitarie in più ed un milione di prestazioni all’anno in più rispetto a cinque anni fa. Sono quindi state poste le basi ma il cambiamento nell’Azienda sanitaria con i suoi 10.000 collaboratori non può essere realizzato dall’oggi al domani. L’assessora ha concluso il suo intervento affermando che più nella discussione in merito agli ospedali è stata colpita più dal silenzio dei sostenitori che dalle critiche degli oppositori ed ha affermato “Vi rivolgo quindi il mio appello: sostenete in futuro le persone che vogliono portare avanti un progetto se ne condividete la correttezza”. Ai seguenti link la possibilità di scaricare video ed interviste in alta risoluzione:

#5 bilancio fine legislatura

Intervista Stocker

AudioStocker 

FG

Galleria fotografica

Sanità, sociale, lavoro: la persona al centro di 5 anni di progetti e traguardi raggiunti

L’Assessora Stocker evidenzia la centralità della persona per i progetti sul territorio