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Detenuti non imputabili, Stocker in visita al REMS di Pergine

L'assessora Stocker ha effettuato un sopralluogo alla residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza di Pergine che ospita 4 utenti altoatesini.

Sopralluogo dell'assessora Martha Stocker al REMS di Pergine Da sin.: Elsa Vesco, presidente del Tribunale di Bolzano, l'assessora Martha Stocker, Lorenzo Gasperi, direttore del REMS ed Alfred König, direttore dell'Ufficio prestazioni sanitarie

A partire dal 2015 è stata istituita la Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza (REMS) di Pergine, una struttura residenziale socio-sanitaria che ospita utenti delle province di Trento e di Bolzano non imputabili a causa di infermità fisica e ritenuti socialmente pericolosi, per i quali il magistrato ha stabilito una misura di sicurezza detentiva in quanto autori di un reato. La struttura dispone complessivamente di 10 posti sia per la Provincia di Trento che per la Provincia di Bolzano ed attualmente ospita quattro altoatesini; complessivamente dal 1° luglio 2015 sino al 31 ottobre 2017 la REMS di Pergine ha ospitato 21 utenti, 10 della provincia di Trento ed 11 altoatesini. Hanno preso parte alla visita odierna, oltre all’assessora provinciale Martha Stocker, la presidente del Tribunale di Bolzano, Elsa Vesco, Andreas Conca, direttore del Servizio psichiatrico di Bolzano, ed Alfred König, direttore dell’Ufficio prestazioni sanitarie. La delegazione di Bolzano è stata accolta nella struttura da Lorenzo Gasperi, direttore del REMS, primario di psichiatria ambito Est della Provincia di Trento, il quale ha illustrato le caratteristiche della struttura.

La REMS ha una vocazione sia terapeutica intensiva che riabilitativa e si inserisce, come prima tappa, in un percorso terapeutico-riabilitativo che vede la sua conclusione nel reinserimento sociale dell’individuo. Per ciascun utente viene elaborato un programma individualizzato ed in base ai progressi raggiunti vengono adottate scelte alternative come, ad esempio, il centro a bassa soglia di S. Isidoro sul Colle a Bolzano o un analogo centro convenzionato ad Arco, dove attualmente ci sono utenti altoatesini per la fase di riabilitazione post-soggiorno a Pergine. L’assessora Martha Stocker, ha parlato con alcuni utenti chiedendo informazioni sulla loro vita quotidiana ed ha particolarmente apprezzato l’impostazione della REMS che si prefigge il recupero ed il reinserimento sociale dei propri utenti ed ha approfondito anche l’aspetto linguistico relativo ai pazienti altoatesini.

"A questo proposito - ha sottolineato Martha Stocker - i responsabili della struttura hanno dato assicurazioni che parte del personale ha una buona conoscenza del "Hochdeutsch", mentre vi sono difficoltà con gli utenti che sono in grado di esprimersi solamente in dialetto". Nel corso dell’incontro sono state espresse da parte dei presenti valutazioni positive in merito all’operato della struttura e sono state poste le basi per una proficua collaborazione a livello regionale. Inoltre l’assessora, d’accordo con la presidente del Tribunale di Bolzano, Elsa Vesco, ha dichiarato di voler ripensare ed approfondire, a medio e lungo termine, la possibilità di un’allocazione in provincia di Bolzano di tutta l’offerta attualmente presente nel Trentino, a Pergine e ad Arco.

FG

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