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Richiedenti asilo: ulteriore incontro per la creazione di un Infopoint

Nel corso dell’incontro odierno si è parlato anche di sistemazioni transitorie e di ricollocazioni al raggiungimento della quota fissata dallo Stato.

Due settimane fa Provincia, Questura, Comune di Bolzano, Caritas e Volontarius avevano raggiunto un accordo in merito ad un punto di contatto unico per i richiedenti asilo che giungono automaticamente sul territorio provinciale, questa sera (3 novembre) i partecipanti all’incontro hanno confermato che il già esistente punto di riferimento “Aiuto umanitario Stazione di Bolzano”, gestito già da mesi dall’Associazione Volontarius nella sede dell’ex mensa della Provincia, dovrà essere trasformato in un Infopoint comune.

“Questo Infopoint dovrà essere il primo ed unico sportello per tutti i potenziali richiedenti asilo che giungono in maniera autonoma in Alto Adige” ha affermato l’assessora Martha Stocker. E’ fondamentale che questa struttura sia sostenuta da tutti, anche dalle istituzioni statali.

“Inizialmente la Questura sarà raggiungibile attraverso un contatto diretto nel caso di necessità di informazioni, dopo una fase iniziale ci riuniremo nuovamente per fare il punto della situazione” ha aggiunto Stocker. In questo modo, da un lato si vuole far sì che i migranti ricevano le prime informazioni da un’unica fonte, dall’altro sarà possibile dare più rapidamente una valutazione in merito alla situazione giuridica della singola persona. Saranno invece coinvolti direttamente nel servizio i  Servizi sociali di Bolzano e Caritas, oltre naturalmente a Volontarius, che già gestisce il servizio.    

“In alcune delle strutture già esistenti saranno riservati dei posti nei quali possano essere sistemati temporaneamente richiedenti asilo potenzialmente vulnerabili, dal momento del loro arrivo sino alla decisione se abbiano diritto di accesso al sistema di accoglienza statale” ha aggiunto l’assessora Stocker. Una sistemazione in albergo, come spesso ora avviene, deve essere considerata solo come “ultima ratio”. Complessivamente sono previsti posti per circa 50 persone e la durata della permanenza in queste strutture non dovrà indicativamente superare i 30 giorni.

Nell’arco di questo periodo dovrà essere accertato se una persona è in possesso dei requisiti per essere accolta nel sistema statale di accoglienza per richiedenti asilo oppure no. Nel caso in cui l’Alto Adige, considerate anche queste persone, dovesse già assolvere alla quota prevista dallo Stato, verrà richiesto presso lo Stato stesso il procedimento affinché le persone, che sono in possesso dei requisiti per l’accoglimento nel sistema di asilo, possano essere ricollocate in altre Regioni.

 

 

FG