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Stocker visita il Tumorboard senologico, 500 pazienti all'anno

Il Tumorboard senologico dell’Ospedale di Bolzano ha in cura circa 500 pazienti all’anno. La certificazione garantisce elevati standard di qualità.

L'assessora Martha Stocker nel corso della sua visita alla "Breast unit" dell'Ospedale di Bolzano, alla sua sinistra la responsabile del servizio, l'oncologa Elisabetta Cretella Foto: USP/F. Grigoletto

L’assessora alla salute Martha Stocker ha visitato nei giorni scorsi, presso l’Ospedale di Bolzano, il Tumorboard senologico, denominato anche breast unit, diretto dall’oncologa Elisabetta Cretella, al quale fanno riferimento il nosocomio bolzanino e quello di Brunico. Questa best-practice altoatesina rientra nel progetto di certificazione oncologica la cui implementazione è affidata al direttore sanitario Thomas Lanthaler ed al direttore della Ripartizione per l’assistenza ospedaliera, Luca Armanaschi. La principale particolarità di questa struttura sanitaria è rappresentata dalla sua multidisciplinarietà in quanto la breast-unit di Bolzano è costituita da specialisti di varie discipline come oncologi, chirurghi, psicologi, patologi, radiologi, radioterapisti, genetisti, esperti di medicina nucleare, fisiatri, fisioterapisti, tecnici della riabilitazione ed alcune infermiere specializzate nel settore, denominate breast care nurse, che svolgono un fondamentale ruolo di collegamento individualizzato tra la struttura sanitaria e le pazienti. Il team segue le pazienti affette da tumore al seno durante tutto il percorso diagnostico e terapeutico, promuove la prevenzione primaria, organizza lo screening mammografico, garantisce un counseling genetico e un adeguato supporto psicologico. 

Tecnologie moderne e approccio umano 

Nel corso della sua visita l’assessora Martha Stocker, compiuta anche in relazione alla Giornata mondiale contro il cancro che si celebra domenica 4 febbraio, ha potuto apprezzare il lavoro multidisciplinare d’equipe svolto nell’ambito del Tumorboard senologico anche nell’ambito di un collegamento in videoconferenza con la struttura ospedaliera di Brunico. "La vostra attività e l’alto livello qualitativo del vostro lavoro sono fondamentali per garantire gli elevati standard della sanità rivolta alle donne. L’aspetto più rilevante – ha aggiunto l’assessora - è rappresentato dal connubio tra le moderne tecnologie adottate e l’approccio umano individuale assicurato dalla struttura alle proprie pazienti". Il Tumorboard senologico di Bolzano è stata una delle prime strutture in Italia che ha ottenuto la certificazione internazionale “Eusoma” che prescrive una serie di standard organizzativi, strutturali e tecnologici previsti a livello europeo per garantire standard qualitativi di altissimo livello. La struttura partecipa, ad esempio, con le proprie pazienti a studi clinici internazionali.

500 casi di tumore l'anno

La certificazione Eusoma, ottenuta nel 2014, conferma gli elevati standard qualitativi che vengono garantiti alla luce anche dei circa 500 casi di tumori al seno che annualmente vengono presi in carico. Nel corso del 2016 sono stati rilevati dagli esperti della breast-unit 248 casi, 190 di questi riguardavano neoplasie, di cui 160 carcinomi infiltranti; 156 pazienti sono state sottoposte ad intervento chirurgico. Nel database raccolto nel corso degli anni vi sono oltre 1500 casi. Grazie alla capillarità delle indagini effettuate il numero dei carcinomi mammari è passato dai 190 casi del 2015 agli oltre 230 del 2016. Un analogo Tumorboard senologico in videoconferenza è operativo tra gli ospedali di Merano e Bressanone, anch’esso dotato di certificazione internazionale rilasciato dalla Deutsche Krebsgesellschaft.

FG

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