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Bilancio positivo per il progetto “Sewing Hope - Cucire la speranza"

Gli ottimi risultati raggiunti dal progetto “Sewing Hope – Cucire la speranza” sono stati illustrati dall’assessora Stocker. L’azione prosegue sino a fine anno.

Foto di gruppo al termine della conferenza stampa Foto: USP/Ulrike Griesser

“Ovviamente non abbiamo contato tutte le linguette delle lattine, ma in base al peso possiamo affermare che in questi mesi in Alto Adige sono stati raccolti complessivamente circa 123.000  pezzi e visto che l’azione di raccolta proseguirà sino a fine anno contiamo di raggiungere almeno le 125.000 unità.

Se si considera che una borsa creata con le linguette viene venduta a 35 dollari si può affermare che in Alto Adige è stata raccolta materia prima per un valore approssimativo di 11.200 euro ” con queste parole la presidente della Commissione per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer, ha espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti dalla campagna “Sewing Hope – Cucire la speranza” sostenuta dalla Commissione a livello provinciale dall’ottobre scorso.

Il progetto "Sewing Hope - cucire la speranza", promosso a livello internazionale dalla suora, Rosemary Nyirumbe, si basa sulla raccolta delle linguette delle lattine delle bibite con le quali vengono creati prodotti artigianali molto apprezzati.

L'iniziativa si prefigge di dare nuova speranza a ragazze africane traumatizzate dalla guerra, offrendo loro un tetto e insegnando loro a confezionare bellissimi prodotti artigianali. La raccolta è stata avviata a livello provinciale nell’ottobre scorso ed ha coinvolto numerose associazioni, scuole e Comuni altoatesini.  

“Anche in questa occasione l’Alto Adige ha dimostrato tutto il suo buon cuore e la sua solidarietà. Ringrazio quindi tutti coloro che hanno preso parte a questo progetto che ha lo scopo di dare nuova speranza al futuro di numerose giovani donne” ha affermato nel corso della conferenza stampa l’assessora alle pari opportunità, Martha Stocker. Analoghe considerazioni sono state quindi espresse anche da parte di Joachim Reinalter, vicepresidente del Consorzio dei Comuni che ha sostenuto l’iniziativa.

Il partner dell’iniziativa “Brigl” si occuperà ora della spedizione del materiale in Uganda “ed ora speriamo che suor Rosemary Nyirumbe nella sua prossima visita ci porti alcune borse made in South Tyrol” ha concluso Ulrike Oberhammer.

FG

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