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Volontariato e lavoro professionale, le sfide del settore sociale

Convegno su volontariato e lavoro professionale nel settore sociale. Maggiore confronto per sfruttare al meglio le possibili sinergie.

Esempi concreti di sinergia fra volontariato e lavoro sociale professionale: Daniela Erhard, Nicole Schwarz e Paola Tasser (Foto USP/ep)

Oltre 150mila persone suddivise in 2.150 associazioni e organizzazioni. Sono enormi i numeri del volontariato in Alto Adige, e una buona fetta di uomini e donne coinvolte è attiva nel settore sociale. Proprio al tema delle possibili sinergie tra volontariato e lavoro professionale è stato dedicato un convegno svoltosi questa mattina (19 ottobre) a Bressanone. Nella sua introduzione, l'ex rettore della Libera Università di Bolzano, Walter Lorenz, ha sottolineato che "al contrario di altri settori, nel sociale i confini tra volontariato e lavoro professionale sono volutamente più sfumati". Come esempio concreto, Lorenz ha parlato della collaborazione fra organizzazioni di volontariato e strutture pubbliche nell'accoglienza di profughi e migranti. "La collaborazione può funzionare - ha spiegato il docente universitario - solo se vi è fiducia reciproca, fiducia che si può conquistare soltanto con un confronto costante e continuo. In generale, da questo punto di vista, la situazione in Alto Adige può definirsi buona".

Un concetto, quest'ultimo, ribadito anche da Georg Leimstädtner, direttore della Federazione per il sociale e la sanità, mentre Brigitte Waldner, direttrice dell'Ufficio anziani e distretti sociali ha paragonato il lavoro nel settore sociale ad un pezzo di stoffa, "con ogni filo che è diverso dall'altro, ma che è assolutamente necessario". Le tematiche del convegno, intitolato "Sinergie tra volontariato e lavoro sociale professionale", sono state poi approfondite nel corso di 5 workshop, mentre Paola Tasser, Daniela Erhard e Nicole Schwarz hanno illustrato una serie di esempi positivi: dalla casa di riposo di San Martino in Badia ad un progetto di assistenza all'infanzia in Val Venosta. Il convegno è stato organizzato dalla Ripartizione provinciale politiche sociali in collaborazione con la Libera Università di Bolzano, la Federazione per il sociale e la sanità e le scuole provinciali per le professioni sociali.

mb

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