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Residenze per anziani, possibili visite e nuove ammissioni

Nuove direttive Covid-19 nelle residenze per anziani, rimane possibile fare visite agli ospiti ed effettuare nuove ammissioni. Deeg: "Garantito il contatto con i propri cari".

Nonostante i numeri in aumento riferiti all’infezione da Covid-19, garantita la possibilità di fare visita agli ospiti e di effettuare nuove ammissioni nelle 76 strutture residenziali per anziani dell’Alto Adige. (Foto: pexels)

Gli adeguamenti alle direttive delle residenze per anziani altoatesine in relazione alla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 sono stati approvati oggi (27 ottobre) dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessora al sociale Waltraud Deeg. Le modifiche sono state predisposte dalla task force anziani interdisciplinare dopo vari incontri. "Le direttive e le misure consigliate puntano a mantenere il più possibile, nonostante i numeri in aumento riferiti all’infezione, la possibilità di fare visita agli ospiti e di effettuare nuove ammissioni nelle 76 strutture residenziali per anziani dell’Alto Adige, nel rispetto di tutte le necessarie misure di sicurezza", fa presente l’assessora Deeg.

Garantire vicinanza

Le nuove disposizioni introducono importanti novità, sempre nel rispetto delle previste norme di sicurezza. Sono consentite le visite alle persone ospiti che risiedono in stanza singola. Possono essere presenti un massimo di 2 persone per volta. Inoltre, durante le visite, dotati di mascherina chirurgica e con mani disinfettate, è possibile un contatto corporeo con l’ospite. Un importante alleggerimento delle disposizioni consiste nel fatto che non sia mai vietato l’accompagnamento di ospiti in fase terminale da parte dei parenti o di altre persone, anche se nella struttura sia in generale interdetto l’accesso. “Era molto importante  tenere presente, rispetto alla precedente situazione, l’aspetto psicologico ed emozionale. Le persone ospiti delle residenze per anziani abbisognano del contatto con i loro cari, benché siano curati e seguiti bene", sottolinea l’assessora Deeg. Nel rispetto delle misure generali di sicurezza valide a livello provinciale, gli ospiti possono anche allontanarsi dalla struttura ad esempio per una gita giornaliera, o per una visita medica o dentistica. Continuano ad essere garantiti servizi come il bar interno, l'assistenza diurna, il servizio pasti a domicilio senza consegna.

Preparati per ogni eventualità

In base alle direttive, ogni residenza per anziani ha l’obbligo di elaborare un piano interno che descriva tutte le procedure da attuare nel caso in cui si verifichino casi Covid nella struttura. In particolare, sono indicate nel dettaglio le modalità da seguire nell’eventualità che un anziano ospite risulti positivo al test, o se vi sono ospiti con sintomi simil-influenzali o che hanno avuto contatto con persone risultate positive al test, oppure in presenza di ospiti asintomatici o con sintomi lievi. Ogni residenza per anziani con più di 80 posti letto, in caso di emergenza, dovrà provvedere all’attivazione di un’apposita area-Covid.

Personale, operare in sicurezza

Altre disposizioni riguardano misure di sicurezza più puntuali per i collaboratori delle residenze per anziani. Tra il resto è previsto che i piani dei turni di lavoro siano organizzati in modo da impiegare, per ogni reparto/area, sempre lo stesso personale. Per tutelare la salute del personale e delle persone anziane, i collaboratori sono sottoposti a test rapidi regolari. "I collaboratori delle residenze per anziani ogni giorno svolgono un lavoro egregio, indipendentemente dalla fase della pandemia in cui ci troviamo. È nostro compito garantire loro un ambiente lavorativo sicuro il più possibile, in modo tale che possano svolgere i loro compiti senza preoccupazioni", afferma l’assessora Deeg.

Misure elaborate dalla task force anziani

Gli adeguamenti alle disposizioni applicate alla residenze per anziani nella gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 sono state formulate dalla task force anziani interdisciplinare. Ne fanno parte rappresentanti dell’ufficio provinciale anziani, dell’associazione delle residenze per anziani dell’Alto Adige, dell’associazione dirigenti servizi agli anziani dell'Alto Adige (ADSA), dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, dei responsabili tecnici assistenziali delle residenze per anziani dell’Alto Adige, del servizio psicologico, della Protezione civile e dei referenti sanitari delle residenze per anziani dell’Alto Adige. Il piano è stato esaminato positivamente dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige.

ASP/ck/sa

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