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Servizi sociali: assistenza domiciliare in crescita nel 2020

Le richieste di assistenza domiciliare e di pasti a domicilio nel 2020 sono aumentate. "I servizi di assistenza ambulatoriale saranno ulteriormente ampliati", afferma l’assessora Deeg.

Nell’ambito del sistema sociale altoatesino, i servizi sociali ed i loro punti di contatto con la popolazione, rappresentati dai 20 Distretti, svolgono un ruolo di fondamentale importanza (foto: Unsplash)

Nell’ambito del sistema sociale altoatesino, i servizi ed i loro punti di contatto con la popolazione, rappresentati dai 20 distretti, svolgono un ruolo di fondamentale importanza. Essi fungono da punto di informazione per le prestazioni economiche ed offrono inoltre vari servizi tra i quali il supporto all'assistenza domiciliare. "In tempi in cui la società sta invecchiando, ma allo stesso tempo le persone anziane rimangono in forma e autonome più a lungo, le misure di sostegno dei servizi sociali sono di grande importanza. Per questo motivo l'ampliamento dei servizi ambulatoriali per anziani e persone bisognose di cure in Alto Adige continuerà ad essere rafforzato anche in futuro. Non solo a causa della pandemia, è sempre più chiaro quanto siano importanti l'assistenza domiciliare e il sostegno pubblico", afferma l'assessora alle politiche sociali, Waltraud Deeg

Nel 2020 si è registrato un aumento delle persone sostenute da parte dell'assistenza domiciliare. Durante lo scorso anno, 6.433 persone non autosufficienti sono state assistite da circa 330 operatori che hanno fornito 275.230 ore di lavoro in vari servizi di sostegno alle persone. Questi servizi includono gli ambiti riguardanti l’aiuto domestico, la cura della persona, il lavoro socio-educativo e pedagogico, l’animazione e le cure mediche, ma anche il trasporto e l’accompagnamento. Nel 2019 erano state assistite 5.726 persone ed erano state effettuate 302.258 ore di lavoro. "Gli ultimi 12 mesi di assistenza domiciliare, come tanti altri settori della vita, sono stati influenzati in modo significativo dalla pandemia", ricorda Waltraud Deeg ringraziando gli operatori per il loro impegno. "In alcuni periodi - prosegue - i servizi sono stati ridotti al minimo. Il personale addetto alle pulizie ha svolto un ottimo lavoro in circostanze difficili, come ad esempio la consegna dei pasti a domicilio, per i quali in precedenza vi era il supporto di volontari, o servizi ausiliari nelle case di riposo colpite dal Covid".

A causa della pandemia, nel 2020 vi è stato un forte calo dei servizi forniti nei centri diurni per l'assistenza domiciliare. Ciò si riferisce a servizi come il bagno, il lavaggio dei capelli, la cura dei piedi o la pulizia dei vestiti, che non sono stati forniti a livello domiciliare. Nel 2020 sono state assistite 5.767 persone e sono state erogate 26.066 ore di lavoro - nel 2019, 37.610 ore di lavoro erano state erogate a favore di 5.595 persone bisognose di assistenza. Registra invece un aumento il servizio di consegna dei pasti a domicilio organizzato dai servizi sociali e distribuito dal servizio di assistenza domiciliare con il supporto di volontari. Circa 2.830 persone in tutto l'Alto Adige hanno ricevuto un totale di 396.867 pasti consegnati a domicilio (nel 2019 le persone erano 2.662 a fronte di 382.043 pasti). La domanda ha continuato a crescere negli ultimi anni: se nel nel 2016 erano stati consegnati 366.295 pasti, la cifra era di circa 30.000 unità in più nel 2020. Il numero di persone assistite è passato dalle 2.505 del 2015 alle 2.830 dello scorso anno.

Anche nelle discussioni e nel corso dei confronti sulla mappa dei servizi di cura, che è attualmente nella fase finale di sviluppo, un tema centrale è stato rappresentato dalla tutela della sicurezza della cura domiciliare attraverso lo sviluppo dell’informazione e della consulenza. Inoltre sono necessari un maggiore aiuto e più offerte di sostegno per coloro che assistono i famigliari non autosufficienti. "Uno dei grandi temi del futuro - conclude la Deeg - sarà sicuramente la compatibilità tra lavoro e cura, lo dimostrano gli attuali sviluppi demografici. Ciò richiede un'intensa cooperazione a tutti i livelli, vale a dire Comuni, Comprensori e Provincia, al fine di essere preparati per le sfide future in stretta collaborazione con il settore sanitario".

ASP/ck/fg

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