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Valanghe, le opere di protezione hanno evitato danni maggiori - Varie 24/01/2018

Senza le opere anti-valanghe, la situazione di Vallelunga sarebbe stata più difficile da gestire. Lo afferma l'assessore alla protezione civile Arnold Schuler.

L'argine di contenimento a Melago ha assorbito gran parte dell'impatto di una slavina (Foto USP

Dopo l'emergenza degli ultimi due giorni in Alta Val Venosta (vedi comunicati di ieri sui danni e sul sopralluogo del presidente Kompatscher) oggi è tempo di bilanci per la Protezione civile provinciale. L'assessore competente, Arnold Schuler, commentando la delicata situazione venutasi a creare per il distacco di valanghe e il pericolo di ulteriori slavine, sottolinea che "le forti precipitazioni nevose dei giorni scorsi hanno confermato l'utilità e l'efficacia delle opere di protezione realizzate sul territorio, in maniera particolare a Vallelunga. Senza di esse, e senza il lavoro del Servizio forestale per la tutela dei boschi, i danni sarebbero sicuramente stati molto maggiori". Negli anni, infatti, l'Ufficio provinciale sistemazione bacini montani ovest ha portato a termine tutta una serie di opere in grado di tutelare edifici e persone nel territorio comunale di Curon Venosta: dei pontili d'acciaio, per un tratto di 3 km. sul Monte Curon, impediscono il distacco delle valanghe sopra l'abitato, la medesima opera (ma questa volta per 3,5 km.) è stata realizzata a Melago per la valanga Wies, sempre a Melago è anche presente un argine nel vallone sopra l'abitato, e altri argini sono stati eretti a Malsau e a Pedrossi, all'inizio della Vallelunga.

"Le immagini dall'alto - spiega Mauro Spagnolo, direttore dell'Ufficio sistemazione bacini montani ovest - mostrano in maniera chiara che proprio le opere di protezione hanno evitato che le valanghe staccatesi nei giorni scorsi provocassero danni ben più gravi e coinvolgessero direttamente anche le persone". Proprio sui punti di distacco situati sul Monte Curon, a Wies e a Malsau, infatti, non vi sono state slavine, mentre una valanga di grandi dimensioni è stata registrata a Melago: in questo caso, però, il bacino di contenimento è stato in grado di assorbire la gran parte della massa nevosa, e per questo motivo non si sono registrati danni. Per quanto riguarda la valanga di Pedrossi, invece, gli edifici ne sono usciti indenni, mentre è stato distrutto il nuovo ponte per i masi Anger, che verrà ricostruito al più presto: nel frattempo, già oggi è stato installato un ponte provvisorio. L'unico edificio lesionato in maniera seria è stato quello colpito da una valanga in località Pleif, e non è un caso che proprio in quella zona non fossero presenti opere di qualsiasi tipo contro le valanghe.

Alla luce di quanto avvenuto nei giorni scorsi, l'Agenzia provinciale per la protezione civile avvierà una fase di confronto con l'amministrazione comunale e le autorità competenti per valutare da un lato i danni arrecati dalle valanghe, e dall'altro le misure da attuare nel prossimo futuro per migliorare ulteriormente la protezione delle zone abitate di Vallelunga. Nel frattempo, lo stato di protezione civile in tutto l'Alto Adige è stato portato da arancio (Bravo, ovvero attenzione) a giallo (Alfa, ovvero allerta). Rimane forte il pericolo di valanghe lungo tutta cresta di confine, dove è segnalato sul grado 4 in una scala che arriva sino al 5. Tutti gli aggiornamenti anche sul web alle pagine provinciali dedicate alla protezione civile, alle valanghe e al traffico.

USP

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