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Solland Silicon, impianto da svuotare e operai da ricollocare

Vertice in Provincia sul caso Solland Silicon: società pubblica per garantire lo svuotamento dell'impianto, progetti per riqualificare e ricollocare i lavoratori.

Solland Silicon di Sinigo, l'impianto dovrà essere svuotato in massima sicurezza

Dopo aver appreso che la giudice fallimentare, Francesca Bortolotti, ha firmato l'atto di decadenza dell'aggiudicatario dello stabilimento Solland Silicon di Sinigo, il presidente Arno Kompatscher e l'assessore alla protezione civile, Arnold Schuler, si sono incontrati a Palazzo Widmann con i funzionari che stanno seguendo la vicenda per conto dell'amministrazione provinciale per fare il punto della situazione. Come noto, la B.S.T. non ha osservato i termini stabiliti per l'obbligo di versare i 500.000 euro necessari a coprire i costi per la gestione dell'azienda e la messa in sicurezza dell'impianto, dando il via di fatto alle procedure già ipotizzate prima dell'ultima dilazione concessa alla società del Qatar.

Società pubblica per lo svuotamento

"A questo punto - commentano Kompatscher e Schuler - dobbiamo fare in modo che l'impianto possa essere svuotato dalle 260 tonnellate di clorosilani ancora presenti nello stabilimento, e che tutta la procedura possa avvenire nelle condizioni di massima sicurezza. Per questo motivo, stiamo lavorando all'ipotesi che una società pubblica si faccia carico di fornire agli operai le necessarie garanzie contrattuali in modo tale che lo svuotamento possa svolgersi senza intoppi nel giro di qualche mese".

Ricollocamento e riqualificazione per gli operai

Per quanto riguarda il futuro dei circa 80 lavoratori dello stabilimento Solland Silicon di Sinigo, il presidente Arno Kompatscher sottolinea che "sono già state attivate le strutture provinciali competenti, per fare in modo che, una volta terminato lo svuotamento, vengano immediatamente attivati dei progetti mirati di ricollocamento e riqualificazione professionale".

mb

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