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Rio di Gola, le opere di messa in sicurezza superano la prova

I muri di sponda sul tratto inferiore del rio di Gola, appena rifatti, hanno già protetto l’abitato di Chiusa da un recente evento di piena.

Gli interventi di sistemazione del rio di Gola hanno interessato il rifacimento dei muri di sponda ed il ripristino di parte del fondo dell'alveo nel tratto inferiore. (Foto: Agenzia Protezione civile)

Sul rio di Gola all’altezza dell’abitato di Chiusa, dove il rivo confluisce nell’Isarco, gli addetti dell’Ufficio sistemazione bacini montani nord dell'Agenzia provinciale per la protezione civile hanno concluso un nuovo lotto di interventi di messa in sicurezza del corso d'acqua. Appena ultimate, tali opere hanno già svolto egregiamente la loro funzione. In occasione di un recente evento meteo, i muri di sponda rifatti e l’alveo ripristinato nel tratto inferiore del rio hanno favorito il deflusso direttamente nelle acque dell’fiume Isarco dei flutti e del notevole quantitativo di materiale detritico trasportato a valle dal rio di Gola, senza provocare danni alle abitazioni e ad una struttura alberghiera.

Sistemazioni per 180.000 euro 

Pur essendo considerato un rio minore, infatti, anche in passato il rio di Gola aveva creato problemi all’insediamento nei pressi del suo tratto inferiore ed alla ferrovia, la quale viene sottopassata poco prima della confluenza con l’Isarco. “I lavori eseguiti hanno interessato il rifacimento dei muri di sponda ed il ripristino di parte del fondo dell'alveo nel tratto inferiore, poiché le opere esistenti erano alquanto datate e nel corso degli anni si erano molto degradate”, spiega il progettista Lukas Pichler dell’Ufficio sistemazione bacini montani nord. L’investimento complessivo ammonta a 180.000 euro.

ASP/mac/sa

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