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Piano di tutela delle acque, via libera alla bozza

La Giunta ha approvato il progetto di Piano di tutela delle acque. Non appena sarà pubblicato i Comuni, i cittadini e i gruppi di interesse potranno formulare le loro osservazioni.

Il depuratore di Salorno inaugurato qualche mese fa: l'Alto Adige è all'avanguardia nella gestione delle acque reflue (Foto: ASP)

La Giunta provinciale ha approvato questa mattina (30 dicembre) la bozza del Piano tutela delle acque. Il documento sarà pubblicato ora online e si avvierà in questo modo la procedura di Valutazione ambientale strategica (VAS) che prevede il coinvolgimento dei Comuni, della popolazione, delle istituzioni e dei vari gruppi di interesse. Entro 120 giorni dalla pubblicazione i Comuni e i soggetti interessati potranno prendere posizione sulla bozza di piano, che da ultimo sarà sottoposta al parere del Comitato ambientale, per poi tornare in Giunta per l’approvazione finale.

Acqua, risorsa strategica sempre più importante

"Il nostro fabbisogno di acqua quotidiano sta crescendo in virtù anche di un mutamento del nostro tenore di vita – ha osservato l’assessore all’ambiente Giuliano Vettorato - e in futuro questa risorsa assumerà un’importanza strategica ancora maggiore. Il Piano tutela acque rappresenta, anche per il nostro territorio, uno strumento fondamentale per individuare i livelli di qualità ambientale dei corpi idrici, garantendo le misure necessarie alla tutela complessiva dell'intero sistema idrico”. La bozza di piano si suddivide in 7 volumi: tipizzazione e identificazione dei corpi idrici; gestione delle acque reflue; valutazione del rischio; qualità dei corpi idrici; corpi idrici all’interno di aree protette; misura per la tutela delle acque; parte normativa. In tre allegati sono poi presenti le tabelle riassuntive sui corpi idrici superficiali e varie schede con i dati per l’identificazione, lo stato di protezione, le possibili misure di adeguamento con una stima dei costi. 

In Alto Adige stato ottimale entro il 2027

La direttiva quadro europea sulle acque 2000/60/CE disciplina la gestione delle risorse idriche. L'obiettivo principale della tutela delle acque è di raggiungere il "buono o elevato stato ecologico” o “buon potenziale ecologico", oltre al "buono stato chimico" di tutte le acque superficiali. “Nel nostro territorio – ha osservato Vettorato – la situazione dei 297 corsi d'acqua con un bacino imbrifero maggiore di 10 kmq e nei nostri 9 laghi è già molto buona, e su alcune piccole criticità che riguardano perlopiù alcune fosse si sta già intervenendo con efficacia. Raggiungeremo l’obiettivo di avere uno stato ottimale in tutti i corsi d’acqua ben prima del 2027, data fissata dalla direttiva europea”.

Acque reflue, 114 milioni di investimenti in 6 anni

Per quanto riguarda la gestione delle acque reflue l’Alto Adige è all’avanguardia, con un grado di allacciamento pari al 98,1%. “La situazione è così buona in virtù del miliardo investito negli ultimi 30 anni”, ha osservato Vettorato. “Ma per mantenere il livello e migliorare laddove è possibile – ha concluso – è necessario continuare ad investire. A questo scopo nei prossimi 6 anni sarà necessario spendere circa 114 milioni di euro”.

ASP/fgo

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